S.A.
23 febbraio 2016
Ex inceneritore di San Lorenzo Al via i lavori di risanamento
L´appalto dei lavori prevede un costo totale di 1.700.000 euro, interamente a carico del bilancio comunale. Si provvederà alla realizzazione di un moderno impianto di travaso che abbandona il vetusto sistema della fossa e introduce i nastri trasportatori; alla demolizione del camino e del condotto fumi; alla rimozione di una serie di opere infrastrutturali obsolete e fatiscenti
CAGLIARI - Nella piana dell’ex inceneritore di San Lorenzo sta per iniziare un complesso e impegnativo intervento di risanamento e messa in sicurezza. I 41.290 metri quadrati su un lato del raccordo che porta alla SS 131, sono oggi il risultato di anni (dal 1967 al 1987) trascorsi con smaltimenti dei rifiuti attraverso la termodistruzione e una discarica a cielo aperto, la cui volumetria è stata recentemente valutata in 174.000 metri cubi.
La progettazione degli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento tecnologico ha dovuto considerare l'esigenza di mantenere in esercizio una parte degli impianti. Le scelte progettuali hanno poi acquisito innumerevoli pareri e autorizzazioni (dalla Regione Sardegna all’Arpas, dai Vigili del Fuoco a Asl, Anas, Provincia) per arrivare al bando, pubblicato lo scorso dicembre, che ha come scadenza il 18 aprile 2016. L'appalto dei lavori prevede un costo totale di 1.700.000 euro, interamente a carico del bilancio comunale. Si provvederà alla realizzazione di un moderno impianto di travaso che abbandona il vetusto sistema della fossa e introduce i nastri trasportatori; alla demolizione del camino e del condotto fumi; alla rimozione di una serie di opere infrastrutturali obsolete e fatiscenti.
La conferenza di servizi tenuta lo scorso 20 gennaio ha definito e condiviso la tecnica di messa in sicurezza permanente della discarica. Questo intervento non prevede la rimozione dei rifiuti, ma il loro isolamento e la copertura con vari strati di materiali fino ad arrivare ad un livello concepito e realizzato per favorire la crescita della vegetazione in superficie. Il costo previsto è di circa 2,5 milioni di euro, con un possibile finanziamento da parte della Regione Sardegna. Sono in programmazione l’abbattimento degli edifici e lo smantellamento del forno termodistruttore: già inseriti nel piano triennale delle Opere Pubbliche, sono obbiettivi che dovranno essere oggetto di puntuale progettazione.
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