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Mariangela Pala 5 marzo 2016
Comitato Asinara: la normativa sull’ambiente è lacunosa
Giudicata “surreale” la risposta dell´Assessorato regionale alla difesa dell´ambiente dal Comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara che aveva richiesto chiarimenti sulla mancata attivazione dell’Aia per il trattamento delle acque di falda


PORTO TORRES - Giudicata “surreale” la risposta dell'Assessorato regionale alla difesa dell'ambiente dal Comitato Tuteliamo il Golfo dell’Asinara che aveva richiesto chiarimenti sulla mancata attivazione dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) per il trattamento delle acque di falda. Secondo il Presidente del Comitato Giuseppe Alesso la normativa nazionale va palesemente contro i principi di tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.

«Era già successo con la nostra richiesta di monitoraggio dei composti organici volatili nell'aria, motivata dalla certificata presenza di tali sostanze in elevatissime concentrazioni nelle acque di falda e dai dati sull'incidenza di malattie legate all'esposizione alle stesse sostanze». Oggi, la normativa, impone che gli impianti che dovranno trattare acque contaminate da idrocarburi aromatici, clorurati, metalli pesanti non saranno sottoposti ai controlli dell’Aia perché in quelle acque non ci sono abbastanza batteri.

«Ora ci chiediamo se in Regione hanno capito o meno che il problema dell'inquinamento delle acque di falda del sito di interesse nazionale di Porto Torres non sono i batteri - sottolinea Alesso - ma gli inquinanti derivanti da 50 anni di attività industriale». Il Presidente del Comitato evidenzia come la normativa nazionale in questo caso «è lacunosa o comunque inadeguata e, seppure interpretata correttamente, la sua mera applicazione non garantisce territorio e cittadini. Non serve a nulla dichiarare che ci sarà “massima vigilanza” se poi non si impongono precise prescrizioni agli impianti di trattamento delle acque di falda o non si stanziano le risorse necessarie per mettere in condizione gli enti proposti al controllo per espletare il loro compito».

Per rendersene conto Alesso invita a leggere l'organigramma del settore ambiente delle Provincia di Sassari «per vedere che nell'ufficio controlli c'è solo una persona impegnata a vigilare sulle bonifiche e allo stesso tempo sulla gestione dei rifiuti, urbani, speciali e soprattutto pericolosi di tutto il territorio provinciale e, - conclude - tutto nel rispetto della normativa».


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