A.B.
17 maggio 2016
La Gabetti conclude il campionato Uisp di Pallacanestro
La nuova realtà cestistica algherese saluta il torneo Open Uisp cedendo nel derby contro La Npa, valido per i quarti di finale
ALGHERO - Non basta una grande prova ai rossi della Riviera del Corallo per superare i cugini della Npa nel derby algherese valido per i quarti di finale nel torneo Open Uisp della Sardegna. La palestra dell’Ipia era colma di tifosi che hanno trascinato i giocatori della Gabetti Pallacanestro Alghero per tutta la partita. Gara2 che i padroni di casa hanno sempre condotto, grazie alla grande serata soprattutto di Castaldi (20 punti) e Costantino (14), fino a pochi minuti dalla fine e che si è conclusa 56-58 per gli ospiti.
Si chiude così la prima avventura dei ragazzi di coach Giammarco, un’esperienza straordinaria fatta di sacrifici, ma soprattutto di emozioni e soddisfazioni. Come è stato emozionante vedere a fine partita i propri supportes alzarsi in piedi ed applaudire giocatori, allenatore e patron. Dopo un solo anno di vita, la Gabetti Pallacanestro Alghero è una nuova realtà sportiva per la città, capace di interpretare appieno lo spirito primario dello sport. L’esempio chiaro di ciò è la storia di vita di Mohamed Sissoko, il centro dei rossi negli starting five del derby. Richiedente asilo della Repubblica del Mali in fuga dall’Isis, fino a pochi mesi fa non aveva mai preso in mano la palla a spicchi ed oggi che è parte fondamentale del roster, segna e prende rimbalzi ogni volta che scende in campo.
La squadra nasce quasi per gioco da un gruppo di ragazzi classe 1983, nel quale il valore aggiunto sul campo sono i giovani nati negli Anni Novanta, ma che ha come punto di forza la convivialità. Infatti, la dirigenza ha provato a trasformare ogni partita in casa in una festa di sport. Nel riscaldamento e durante gli intervalli, i musicisti Fabio Santoru e Giordano Esposito hanno accompagnato con le loro note giocatori e pubblico, a fine match si è sempre svolto il “terzo tempo” direttamente in campo, dando così la possibilità a chiunque volesse di fare due tiri a canestro, mentre un bicchiere ed una fetta di pizza trasformavano le squadre avversarie in un gruppo di amici. Un progetto che, in pochi mesi, è stato in grado di scaldare gli animi di musicisti, laici del basket, sportivi della domenica e che non sarebbe potuto nascere senza il supporto ed il contributo di amici, sponsor e tifosi.
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