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A.B. 27 maggio 2016
Sbarchi nel nord Sardegna: protestano i leghisti
«Annunciamo che saremo presenti nei Porti del Nord Sardegna previsti per lo sbarco durante l’arrivo degli extracomunitari e non mancherà la nostra battaglia per la difesa dei nostri confini», dichiarano i coordinatori provinciali di Sassari e della Gallura, Luigi Todini e Dario Giagoni


SASSARI - «Riteniamo assurdo che, in concomitanza dell’avvio della stagione estiva, il Governo e le Prefetture stiano facendo arrivare nelle prossime ore circa 600 migranti nel porto di Olbia o in alternativa a Porto Torres» [LEGGI]. È quanto dichiarano Luigi Todini e Dario Giagoni, coordinatori provinciali rispettivamente di Sassari e della Gallura del Movimento Noi con Salvini. «Siamo seriamente preoccupati per l’arrivo di nuovi immigrati nelle nostre coste - proseguono - proprio quando stanno per giungere turisti, non solo dalla Penisola, ma da tutta Europa. Si creerebbe sicuramente un danno economico per le nostre imprese operanti nel settore turistico, oltre che recare disagi sotto il profilo della sicurezza e ordine pubblico. Non si hanno ancora notizie certe della nazionalità degli immigrati ed è assurdo e inaccettabile che, a causa di un’immigrazione senza regole e senza controllo, si possano correre rischi di poterci ritrovare in casa nostra eventuali terroristi che potrebbero colpire nei nostri territori proprio perché meta di centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa».

I due rappresentanti politici chiedfono alle Autorità che tengano alta l’attenzione su due aspetti, terrorismo e salute pubblica. «Riteniamo sia necessario prevenire nei porti, all’arrivo stesso degli immigrati, il controllo sistematico da parte delle forze dell’ordine circa l’identità dei soggetti, e da parte degli operatori sociosanitari in merito alla presenza di eventuali casi di malattie contagiose. Intendiamo proporre anche un’altra riflessione semplice e banale - proseguono Todini e Giagoni - in quanto siamo rammaricati nel sentire che per gli immigrati “non ci sono problemi economici”, mentre quando si parla di aiutare i nostri concittadini ci viene risposto “che non ci sono disponibilità finanziarie”. A questo proposito, avremmo preferito che i 35euro più Iva al giorno destinati agli immigrati venissero messi a disposizione dei nostri disoccupati e giovani. Dobbiamo preoccuparci prima delle famiglie che hanno uno sfratto esecutivo e delle situazioni di povertà dei nostri concittadini».

Plauso e pieno appoggio da Noi Salvini a chiunque si spenda per aiutare il prossimo, «che ne ha davvero bisogno, ma non comprendiamo il motivo per cui, il prossimo da aiutare, non sia mai il “nostro vicino di casa". Stiamo andando verso l'estinzione - incalzano Todini e Giagoni – e le statistiche parlano di una popolazione in diminuzione nonostante l'aumento del numero degli immigrati». Per i rappresentanti del movimento politico, Governo nazionale e Regione sono corresponsabili e dovrebbero intervenire per cercare di invertire questa rotta. Per loro, «l'arrivo entro l'anno di altri immigrati in tutta l’Isola, non faranno che accelerare il processo di sostituzione etnica dei sardi con gli africani. Annunciamo che saremo presenti nei porti del Nord Sardegna previsti per lo sbarco - concludono Todini e Giagoni - durante l’arrivo degli extracomunitari e non mancherà la nostra battaglia per la difesa dei nostri confini».


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