CAGLIARI - Le imprese sarde (dati aggiornati a fine marzo) sono in grave difficoltà nei pagamenti commerciali. Solo una realtà imprenditoriale su cinque, il 22,2percento, è infatti puntuale nel saldo delle fatture nei confronti dei fornitori. Un dato che condanna la Sardegna al quartultimo posto in Italia, peggio hanno fatto solo Campania (20,8percento), Calabria (20,6percento) e Sicilia (18,7percento). Una performance inferiore alla media nazionale, pari al 35,1percento, ma in linea con quella dell’area geografica di appartenenza, il sud e le isole (22,1percento). Il 59,5percento, invece, salda i debiti entro un mese di ritardo e ben il 18,3percento dopo i trenta giorni, contro il 13,8percento della media del Paese. Risultati negativi per il sistema imprenditoriale della Regione, che evidenzia le criticità delle sue imprese. A diffondere i dati, è stato lo Studio Pagamenti, realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese sarde. Rispetto a sei anni fa, i pagamenti puntuali sono calati del 27percento. Ma a preoccupare maggiormente sono i ritardi gravi, cresciuti invece in questi anni del 108percento.

«Le aziende sarde sono grande in difficoltà in tema di puntualità nei pagamenti commerciali, con performance in calo rispetto sia ad un anno fa e soprattutto rispetto al 2010. Solo un’impresa su cinque è puntuale, mentre ben il 18,3percento fatica a pagare i fornitori – commenta Marco Preti, amministratore delegato di Cribis D&B - Dopo anni di ristrutturazioni e ridefinizione di mercati, prodotti e obiettivi, le imprese sarde devono rimanere attente e concentrarsi sulla ricerca di nuovi mercati e sulla ridefinizione delle strategie di gestione della clientela. In particolare, le aziende che hanno ottenuto le migliori performance sono quelle che hanno utilizzato la gestione del credito come uno dei parametri di segmentazione della clientela, in sinergia con le esigenze e gli obiettivi commerciali. La puntualità dei pagamenti è quindi diventata uno degli elementi chiave per ottimizzare i flussi di cassa e individuare i clienti da fidelizzare e su cui investire. Non stupisce che nella gestione del credito la priorità sia divenuto il monitoraggio costante della clientela, l’adozione di strategie per la riduzione degli insoluti e l’efficientamento delle procedure. I segnali di peggioramento non devono però far disperare - conclude Preti - Bisogna continuare a considerare la capacità di generare cassa come uno degli obiettivi finanziari più importanti in quanto sarà sempre più complesso per le aziende finanziarsi a breve termine».

Oristano è la provincia più puntuale della Sardegna con il 25,1percento di imprese virtuose. Seguono nella classifica Medio Campidano (24,7percento), Nuoro (23,4percento), Ogliastra (22,6percento), Cagliari (22,4percento), Sassari (21,8percento), Olbia Tempio (20percento) e Carbonia Iglesias (19,9percento). A livello settoriale, il settore dell’agricoltura, caccia e pesca mostra le maggior criticità, con la minor quota di imprese puntuali (18,2percento) e ritardi oltre i trenta giorni medi, pari al 13,6percento. Le migliori performance spettano ai servizi finanziari, con il 46percento di pagamenti alla scadenza e l’11,7percento di ritardi gravi. Le micro imprese sono le più puntuali con il 22,5percento di pagamenti virtuosi contro il 6,9percento delle grandi. Al tempo stesso, le micro esibiscono la quota maggiore di gravi ritardi, pari al 18,8percento.

Nella foto: l'ad di Cribis Marco Preti