Sempre a causa di problemi di natura edilizia e urbanistica mai sanati negli anni, era stata avviata nel 2015 la procedura, obbligatoria per legge, di decadenza della concessione demaniale marittima in zona grotta di costa ad Alghero. Il Tar dà torto alla gestione. Il contenzioso continua
ALGHERO - Non finiscono i guai per il Ristobar Quintilio di Alghero. A distanza di qualche giorno dal secondo dissequestro deciso dal Tribunale del Riesame in seguito alla chiusura sancita dalla Guardia di Finanza per presunti abusi edilizi [
LEGGI], arriva una nuova, pesante, mazzata.
Sempre a causa di problemi di natura edilizia e urbanistica mai sanati negli anni, era stata avviata nel 2015 la procedura, obbligatoria per legge, di decadenza della concessione demaniale marittima (nr. 66 del 2001) con la contestuale richiesta alla società A.C.E. Ristobar s.a.s. di cessazione immediata dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande esercitata nella struttura di proprietà del signor Quintilio Michele sull'area demaniale (il bar ricadrebbe in parte anche su area privata).
Provvedimento impugnato dinnanzi al Tar Sardegna con la richiesta di annullamento senza però fortuna. Il Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Cagliari, ha infatti riconosciuto la regolarità del procedimento avviato decretando, di fatto, l'avvio per la decadenza della concessione demaniale. Ragion per cui, a distanza di soli due anni dall'apertura della nuova gestione, il Ristobar Quintilio non potrà riaprire i battenti. L'atto della segreteria generale impone all'attività di liberare il sito in questione entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento ancora non avvenuta. Il contenzioso continua.
Nella foto: l'ultimo sequestro della Guardia di Finanza