Cristiano Erriu
30 giugno 2016
L'opinione di Cristiano Erriu
La politica giudiziosa sulle coste sarde
Il dato del Rapporto Ambiente Italia 2016, che mette la Sardegna al primo posto tra le regioni italiane per l’attenzione dedicata al proprio paesaggio e all’integrità dei territori, non è casuale ma è il risultato di una politica di tutela accorta e giudiziosa che la Regione intende mantenere e rilanciare. A questo proposito è arrivato il momento di completare questo processo virtuoso affiancando allo strumento della tutela paesaggistica, il PPR, il riferimento normativo che consenta di mettere a frutto, a vantaggio della comunità isolana, l’immenso valore rappresentato dall’eccellenza ambientale e paesaggistica, attraverso buone pratiche rivolte al turismo sostenibile e destagionalizzato, e anche alla produzione agroalimentare.
Se il puro dato numerico riportato nel Rapporto rappresenta un motivo di grande soddisfazione, è innegabile che molto vada ancora fatto in termini di manutenzione dei territori, di ricucitura delle periferie urbane, di adeguamento dell’offerta turistica, di valorizzazione delle produzioni agricole di qualità e di cura e protezione delle più delicate eccellenze ambientali. Il testo unico di prossima presentazione, vale a dire la legge di governo del territorio che la Giunta si appresta a discutere, punta a rispondere a queste esigenze con norme rivolte alla riduzione al minimo del nuovo consumo di suolo attraverso il contrasto della pura rendita fondiaria, alla valorizzazione in termini paesaggistici e produttivi dei territori rurali e all'innalzamento della qualità dell’offerta turistica che trae la sua ragion d’essere proprio dalla conservazione dei grandi valori paesaggistici evidenziati dal Rapporto. Ogni tentativo, palese o nascosto, di frenare il processo riformatore torna inevitabilmente a danno del popolo sardo.
*assessore dell’Urbanistica
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