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A.B. 23 luglio 2016
Nasce la Fondazione Pinuccio Sciola
L´istituzione di San Sperate è deputata a promuovere la memoria ed il messaggio d´arte dello scultore recentemente scomparso


SAN SPERATE - Ha preso vita ufficialmente ieri mattina (venerdì) la Fondazione Pinuccio Sciola, istituzione deputata a promuovere la memoria ed il messaggio d'arte dello scultore di San Sperate scomparso il 13 maggio a Cagliari. Presenti al tavolo della Sala Consiliare del Comune di San Sperate, i figli dello scultore Chiara, Tomaso e Maria Sciola, il sindaco di San Sperate Enrico Collu, il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna Raffaele Paci, il prorettore vicario dell'Università degli studi di Cagliari Francesco Mola, i giornalisti Gianni Filippini e (in collegamento via Skype) Giovanni Floris. «Oggi è una giornata molto importante per me, Chiara e Maria, da oggi siamo fondatori e amministratori della Fondazione Pinuccio Sciola. I progetti di nostro padre sono importanti e hanno un valore profondo. La presenza delle istituzioni ci rassicura sul fatto che avremo tutto il sostegno necessario affinché questi progetti possano vedere presto la loro realizzazione». Questo uno dei passaggi dell’intervento introduttivo di Tomaso Sciola, che ha voluto illustrare gli ambiziosi obbiettivi della Fondazione. A queste dichiarazioni ha risposto Paci, che ha assicurato massima attenzione e massimo impegno da parte dell’Istituzione da lui rappresentata, a supporto della Fondazione. Anche da Mola è giunto un netto segnale di disponibilità ed apertura alla collaborazione dell’Ateneo con il neonato ente. Floris ha sottolineato il valore di Pinuccio Sciola, per il lavoro svolto, per i temi trattati, per la dolcezza, profondità e sensibilità che ne hanno caratterizzato la vita ed il percorso artistico. Filippini ha invece rimarcato quanto l’istituzione della Fondazione sia lo strumento adeguato a raggiungere gli obbiettivi elencati con grande lucidità dal suo programma. In conclusione, Collu ha ricordato l’importanza di Pinuccio Sciola per San Sperate, che continuerà a scoprire nel tempo la grandezza del suo più illustre artista.

Pensata dall’artista di fama internazionale nel suo ultimo periodo di vita, la Fondazione nasce su volontà dei figli (che fanno parte del Consiglio di Amministrazione) ed incarna i progetti, lo spirito di apertura, ospitalità, condivisione e rispetto della natura e delle persone che sono stati i valori caratterizzanti la vita dello scultore. Continuare a tramandare il messaggio d’arte di Pinuccio Sciola, tenendo vive e promuovendo le attività, i contatti ed i progetti internazionali che l’artista ha costruito e sostenuto nel corso della sua vita: questi gli obbiettivi principali sui quali verranno focalizzate le attività principali. La Fondazione ha durata illimitata, non ha fini di lucro e si propone di divulgare il nome e l'opera dell'artista sardo Pinuccio Sciola; divulgare la conoscenza e lo studio delle sue opere; tutelare, conservare, manutenere e destinare a museo la sua abitazione, stante il rilevante interesse artistico e storico che l’immobile presenta; realizzare un museo in Sardegna, inteso come luogo della ricerca, conservazione e valorizzazione della sua opera e della cultura della regione; organizzare mostre, convegni, eventi culturali ed attività di diverso tipo volte alla diffusione e conoscenza della sua opera in particolare e della Sardegna in generale; promuovere studi relativi alla storia ed alla critica della scultura e dell'arte in Sardegna partendo dal megalitismo nuragico fino alle tendenze dell'arte moderna e contemporanea; divulgare e promuovere la cultura e l'arte attraverso la formazione dei giovani interessati, attraverso l'istituzione di corsi di formazione, stage, internship, viaggi e borse di studio; pubblicare riviste, libri, saggi e documenti nel campo della cultura, dell'arte e della letteratura; consolidare l'informazione e l'intrattenimento di rapporti con università, musei ed enti, anche internazionali per la diffusione dell'opera ed il perseguimento delle finalità della Fondazione, pure con eventuale prestito di opere; partecipare o acquisire partecipazioni in altre fondazioni o enti, pubblici o privati con finalità sociali, artistiche, culturali, filantropiche o che perseguano finalità simili a quelle della Fondazione stessa.

Il patrimonio della Fondazione Pinuccio Sciola, inizialmente, comprende la casa dello scultore ed alcune delle opere più importanti di cui i figli hanno voluto privarsi a beneficio dell’istituzione. Per portare avanti gli ambizioni progetti sarà sicuramente necessario il contributo di persone, società, enti ed istituzioni che vorranno sostenere i tanti progetti. Sciola è stato un viaggiatore, una persona animata da una viscerale necessità di conoscere posti, persone, luoghi e culture differenti, ma con la ferma volontà di tornare sempre alle sue radici, alla sua terra, ogni volta arricchito di nuove esperienze. Ha vissuto a San Sperate, nella grande casa campidanese di Via Enrico Marongiu, 21. E proprio la casa dal portone sempre aperto sarà la sede della Fondazione e la base dei nuovi progetti con valenza internazionale, ma con forti radici nella terra di origine. Non basterebbe un’altra vita per portare a termine i tanti progetti che Pinuccio Sciola ha lasciato in eredità. Già suddivisi ed organizzati in cartelle elettroniche ed in parte definiti nei luoghi e nei contesti locali, possono essere individuati attraverso tre direttive principali sulle quali si concentreranno inizialmente gli sforzi, le energie e le risorse della Fondazione: trasformare la casa di Sciola in un museo che offra a chiunque la possibilità di entrare nel suo mondo per comprenderne le origini, la forza e la geniale semplicità; realizzare il suo più grande sogno: una scultura lunga 240chilometri, che possa unire l’intera Sardegna attraverso l’integrazione di opere di spessore internazionale lungo la Strada Statale 131 Carlo Felice; organizzazione delle attività: censimento delle opere da inserire nel catalogo ragionato, e prosecuzione dello studio dell’opera di Sciola; catalogazione dei suoi documenti e realizzazione di mostre e convegni e della più ampia attività di promozione culturale.

Nella foto: un momento dell'incontro



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