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Mariangela Pala 23 luglio 2016
Centro accoglienza: «soddisfatti di aver smosso le acque»
Il gruppo politico culturale Il Movimento esprime soddisfazione in seguito all’ordinanza dirigenziale di sospensione lavori emessa dall’ufficio tecnico comunale, dopo l’attività di accertamento all’interno della struttura possibile sede di un centro di accoglienza migranti


PORTO TORRES - «Non sappiamo ancora se la nostra segnalazione sull’immobile di via Ettore Sacchi riuscirà ad impedire l’arrivo di nuovi profughi a Porto Torres, ma, allo stato attuale dei fatti, siamo contenti per aver smosso le acque e fatto avviare indagini e verifiche sulla vicenda». Così il gruppo politico culturale Il Movimento esprime soddisfazione in seguito all’ordinanza dirigenziale di sospensione lavori emessa dall’ufficio tecnico comunale, dopo l’attività di accertamento all’interno della struttura possibile sede di un centro di accoglienza migranti.

Dal mese di gennaio la società Domo De si è aggiudicata l’appalto per espletare il servizio di accoglienza nei locali del centro cittadino, per i quali non esiste alcuna autorizzazione prefettizia e ancor meno una pratica edilizia depositata negli uffici comunali. Lavori non autorizzati che hanno costretto il dirigente comunale a predisporre il provvedimento di sospensione lavori. Lo stesso assessore ai lavori pubblici Marcello Zirulia ha asserito che a tutt’oggi non è pervenuta agli uffici tecnici alcuna pratica edilizia di richiesta di variazione della destinazione d’uso dell’edificio e, pertanto, i lavori di modifiche interne in fase di esecuzione sono stati bloccati.

«Una cosa è certa – sostengono i dirigenti de Il Movimento - quell’immobile insiste all’interno del centro matrice del centro storico, pertanto ogni eventuale alterazione dello stato deve essere visionato con la lente di ingrandimento e deve rispettare scrupolosamente i dettami del piano urbanistico in via di approvazione». A tal fine Il Movimento continuerà a vigilare «su questa squallida e intricata vicenda, con il solo fine di evitare che la nostra città possa passare come quella che ha il più alto numero di “posti letto” per un tipo di turismo che non si concilia con quello che abbiamo in testa noi. Il tutto per le tasche di pochi alle spalle di tanti».

Nessuna contrarietà all’erogazione di assistenza nei confronti dei migranti, «ma siamo per la tutela della salute e delle condizioni umane per tutti gli individui, prescindendo dal colore della loro pelle o della nazionalità di provenienza, tant’è che sui centri di accoglienza per migranti ci sentiamo anche di fare una proposta per migliorarne il loro stato». Il Movimento ritiene che questa città non possa permettersi di dare asilo ad un ulteriore numero di profughi, rispetto a quelli che già sono presenti nelle strutture di Porto Torres e dintorni, «ma può fare qualcosa per migliorarne la loro condizione di vita come: distribuire in un'altra struttura una parte di essi, alleggerire il carico di presenze nei locali attualmente impegnati, evitare che i migranti vaghino così numerosi per la 131, con i pericoli che ne conseguono ed evitare il sovraffollamento nei centri attualmente in funzione».

La proposta dell’associazione è quella di «combattere anche le speculazioni economiche di qualche imprenditore scafato, destinando uno spazio di proprietà comunale che sia centrale e periferico allo stesso tempo: l’ex bocciofilo comunale di via Falcone e Borsellino».


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