SASSARI - E’ stato definito una sfida, il cambiamento della sanità sarda: l’Azienda per la Tutela della Salute è stata approvata ieri sera (mercoledì) dal Consiglio Regionale e presentata oggi alla stampa dal presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e dall’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, insieme ai capigruppo del Centrosinistra. «La nostra Maggioranza ha accettato una sfida coraggiosa - ha dichiarato Pigliaru - Insieme con la rete ospedaliera, ridisegneremo la sanità sarda, per dare un servizio migliore ai nostri Cittadini». «Siamo certi che l’Azienda unica avrà ripercussioni positive sull'assistenza - ha rilanciato Arru - a iniziare da un efficace controllo delle liste d’attesa. Cambiamo per migliorare, non per stravolgere».

L’Azienda per la Tutela della Salute nasce dalla fusione per incorporazione delle sette Asl nell’azienda incorporante di Sassari. Fino al 31 dicembre, le sette Asl saranno gestite da altrettanti commissari. Il direttore generale dell’Azienda incorporante verrà nominato dalla Giunta Regionale entro mercoledì 31 agosto. L’ Ats e le Aziende socio sanitarie locali (Assl) nasceranno domenica 1 gennaio 2017. Da quel momento, la Sardegna avrà un'Azienda ed otto aree socio-sanitarie, corrispondenti ai territori delle vecchie Asl. Ci sarà anche l’Area Metropolitana di Cagliari, contestualmente all’attuazione della riforma degli Enti Locali. Con Ats ed Assl, verranno attivati i Distretti, definiti per numero ed ambiti territoriali.

Con la legge di riforma, nasce anche l’Azienda regionale per l’emergenza–urgenza (Areus), con sede a Nuoro. Il direttore generale dell'Ats verrà supportato da un direttore sanitario e da un direttore amministrativo, così come il direttore generale dell’Areus. La Giunta Regionale avrà un potere di indirizzo e di controllo: il Sistema di indirizzo prevede l’approvazione, da parte dell’Esecutivo, delle Linee sugli Obiettivi assistenziali e sulle dotazioni organiche. Con il Sistema di Controllo, la Giunta valuterà la programmazione dell’Ats e dovrà approvare il Programma sanitario triennale e l’Atto aziendale (sottoposti anche al parere della Commissione Salute del Consiglio Regionale). E’ previsto in legge la verifica degli atti del direttore generale, il controllo sul bilancio, il monitoraggio e la valutazione del suo operato dopo diciotto mesi.

Nella foto: un momento della presentazione