A.B.
6 agosto 2016
«Tossilo nel Patto per la Sardegna, Giunta rispetti Consiglio e Tar»
«Ancora una volta, viene confermato, anche nel sito del Governo, che il finanziamento per il nuovo inceneritore di Macomer sarà oggetto del Patto per la Sardegna firmato recentemente a Sassari, sui quali tempi, modalità, luoghi d´attuazione e grado di coinvolgimento del Parlamento sardo avremo molto da dire in una futura iniziativa consiliare», dichiarano i consiglieri di Rossomori Emilio Usula e Paolo Zedda
MACOMER - «Ancora una volta ci troviamo costretti a intervenire sulla questione del revamping dell'inceneritore di Tossilo. Ancora una volta, infatti, viene confermato, anche nel sito del Governo, oltre che dagli organi di stampa locali, che il finanziamento per il nuovo inceneritore di Macomer sarà oggetto del Patto per la Sardegna firmato recentemente a Sassari, sui quali tempi, modalità, luoghi d'attuazione e grado di coinvolgimento del Parlamento sardo avremo molto da dire in una futura iniziativa consiliare».
Inizi così l'intervento di Emilio Usula e Paolo Zedda, rappresentanti dei Rossomori in Consiglio Regionale, che, «non possiamo non dirci costernati per l'ennesimo affronto alla volontà e alla sovranità del Consiglio Regionale che, in un ordine del giorno approvato lo scorso maggio, aveva condizionato ogni scelta in materia all'adozione del piano generale dei rifiuti e di un'indagine epidemiologica nel territorio del Marghine. Non solo – spiegano - in barba alla linee guida europee che impongono la dismissione di questo tipo di impianti nel 2020, e in spregio ad una recente sentenza del Tar che ha ritenuto illegittima la proceduta anche per l'assenza di un piano regionale, la Giunta sceglie ancora una volta (sostanzialmente infischiandosene del principale organo rappresentativo della Sardegna, dal quale dipende) di non rispettare il principio delle condivisione, in una insensata e deleteria guerra contro l'organo consiliare».
«La Giunta riferisca immediatamente al Parlamento sardo la sua posizione – chiedono Usula e Zedda - e renda edotto il Consiglio sulle motivazioni che hanno indotto Regione e Governo a inserire nel Patto una questione che ha creato molta attenzione e attesa per tutta la opinione pubblica. I patti si firmano in due, non senza una previa e adeguata istruttoria da parte dell'istituzione competente, e non si fanno sotto dettatura. E dica chiaramente la Giunta se intende attuare le direttive dell'Aula, come suo precipuo dovere istituzionale o se, al contrario, intende accartocciarsi su se stessa impugnando la decisione del Tribunale Amministrativo, eventualità che comporterebbe tra l'altro un ulteriore impegno a danno della finanza pubblica». In ogni caso, Rossomori ha annunciato che continuerà a rimanere al fianco delle forze della società sarda, a cominciare dai partiti e movimenti ambientalisti fuori dalle Istituzioni, dei comitati, delle associazioni scientifiche di rilevanza internazionale e dei liberi cittadini sardi, «che hanno fatto della battaglia contro il revamping di Tossilo una sacrosanta battaglia di civiltà e di popolo a tutela della salute, della salubrità ambientale e della buona politica fondata su consenso e sostenibilità», concludono i due consiglieri.
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