Prosegue in Sardegna la campagna di sensibilizzazione Wwf “Ladro da spiaggia”, per evitare il depauperamento delle spiagge isolane
ALGHERO - «Ogni estate dalle spiagge della Sardegna vengono “rubate” tonnellate di sabbia, gran parte è portata via in piccole quantità da turisti come “souvenir” dentro bottiglie e bottigliette - ha dichiarato il delegato Wwf per la Sardegna Carmelo Spada - apparentemente un piccolo e innocuo gesto, ma che, sommato a tanti, troppi gesti simili, si traduce in un danno ambientale non trascurabile». Da maggio, il Wwf ha avviato una campagna di sensibilizzazione
[LEGGI], ed ora, nel momento di maggior afflusso di turisti nell'Isola, con il patrocinio dell'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile, porterà la campagna intitolata “Ladro da spiaggia, portare via la sabbia è un furto” negli aeroporti della Sardegna.
L'immagine della campagna, che mostra due polsi ammanettati e le relative mani trattenere un pugno di sabbia, grazie alla collaborazione di Geasar, Sogaer e Sogeaal, verrà diffusa negli aeroporti sardi per sensibilizzare i turisti che arrivano nell'Isola. «Abbiamo accolto con entusiasmo la campagna del Wwf - ha dichiarato Marco di Giugno, direttore degli aeroporti sardi per l'Enac - perché si pone come obiettivo l'informazione, la prevenzione e la sensibilizzazione attraverso un'immagine inequivocabile. Voglio ricordare che nei tre aeroporti sardi vengono effettuati continui controlli grazie all'accordo stipulato con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna e, di recente, sia all'aeroporto di Elmas, sia in quello di Alghero ci sono stati dei sequestri e relative sanzioni pecuniarie dei viaggiatori che all'interno dei propri bagagli trasportavano bottigliette di sabbia o conchiglie».
«Va rimarcato - ha concluso Spada - che grazie al lavoro di controllo messo in atto in tutti gli aeroporti della Sardegna in sinergia tra Enac, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna e le rispettive società di gestione (Geasar, Sogaer e Sogeaal) sono sempre più frequenti i sequestri e le sanzioni ai trasgressori, che ammontano ad un minimo di 3mila euro sino ad un massimo di 9mila. Ma oltre alle sanzioni, tutti insieme dobbiamo tutelare le spiagge della Sardegna, consapevoli che anche un piccolo gesto può causare un grande danno: deve maturare la consapevolezza e la sensibilità collettiva». La campagna Wwf ha come mediapartner il network IsolaMedia, che la diffonderà nelle varie edizioni locali.