Con la chiusura di Alghero sempre confermata per il 1 novembre, si aprirebbero nuovi e importanti spazi di manovra per Torino. Ma Roberto Barbieri (Ad Sagat spa) è chiaro: «Sagat è un’azienda controllata da un fondo privato che guarda all’economicità delle rotte. Non sovvenzioniamo politiche commerciali»
ALGHERO - «Sagat è un’azienda controllata da un fondo privato che guarda all’economicità delle rotte. Non sovvenzioniamo politiche commerciali». Sta tutta in questa frase pronunciata da Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat, società di gestione dello scalo di Torino Caselle, e pubblicata da TTG Italia, la differenza tra aeroporti gestiti dal pubblico - oltre al profitto contempla per definizione interessi e ricadute sociali - e quelli a maggioranza privata.
Il fondo privato in questione, che controlla
2i Aeroporti S.p.A che detiene il 54,88% di Sagat Spa, è
F2i Sgr S.p.A. L'oggetto del contendere, invece, è proprio la Ryanair. Barbieri mette un freno agli entusiasmi dell'amministrazione comunale di Torino e della sindaca Chiara Appendino (M5S), che solo qualche ora prima aveva dato mandato a Maurizio Montagnese (presidente di Turismo Torino) di riallacciare i rapporti col vettore irlandese nell'ottica della possibile apertura dell'hub Ryanair a Caselle [
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Una situazione molto simile potrebbe presto concretizzarsi per l'aeroporto di Alghero, dove è in procinto di chiudersi (salvo possibili colpi di scena) il bando sulla privatizzazione di Sogeaal aperto dal maggio 2015 (la scadenza per le offerte è fissata al 7 settembre). Secondo fonti interne alla stessa Regione Sardegna, infatti, sarebbe proprio il più importante fondo privato italiano di investimenti nel settore infrastrutture (F2i Sgr S.p.A) ad aver interesse all'acquisizione di oltre il 70% di quote.