A.B.
15 settembre 2016
Scuola chiusa a Goni: Rubiu non ci sta
Ieri mattina, il capogruppo dell´Udc in Consiglio Regionale si è rivolto al sindaco Giovanni Maria Cabras, portando la sua solidarietà: «Dobbiamo garantire il diritto allo studio anche nei piccoli paesi»
GONI - «Non è questa la Sardegna che vogliamo. La scuola è il primo anello della formazione per i bambini, che devono vedersi assicurato il diritto allo studio anche nei piccoli paesi dell’Isola. L’assemblea di Via Roma darà il massimo appoggio alla battaglia del territorio».
Così, il capogruppo dell'Udc in Consiglio Regionale Gianluigi Rubiu si è rivolto ieri mattina (mercoledì) al sindaco di Goni Giovanni Maria Cabras, portando la solidarietà ad un centro che rischia di perdere il suo complesso scolastico, con oltre trenta bambini trasferiti nella struttura di Silius, e promettendo l’impegno della massima assise isolana per scongiurare la cancellazione dell’istituto. L’esponente centrista attacca l’assessore regionale della Pubblica Istruzione Claudia Firino, sollecitando un maggior coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali alle prese con il decremento degli alunni.
«E’ il risultato di un progetto sul dimensionamento scolastico, con i conseguenti accorpamenti, basato solo sui numeri – spiega Rubiu – Le strutture scolastiche rappresentano l’identità di un paese, favorendo la crescita dei ragazzi». Il pericolo concreto è che la soppressione della scuola possa favorire lo spopolamento delle zone interne. «E’ in questo modo che si produce la fuga delle giovani generazioni dalla Sardegna, un’Isola sempre più privata dei servizi essenziali e terra di confine per i migranti che ogni giorno arrivano a centinaia – conclude il capogruppo Udc – Il sindaco di Goni e la popolazione del centro del Sarrabus Gerrei stanno portando avanti una battaglia per garantire un diritto fondamentale per i giovani del paese».
Nella foto: Gianluigi Rubiu
|