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A.B. 1 ottobre 2016
«Bando per riproduttori penalizza il 90percento degli allevatori»
«Sul bando per migliorare la qualità delle carni bovine mediante l’acquisto di riproduttori maschi e femmine iscritti nei libri genealogici o registri anagrafici di razza, ci sono state diverse modifiche che penalizzando gli allevatori», scrive il presidente Battista Cualbu


NUORO - «Sul bando per migliorare la qualità delle carni bovine mediante l’acquisto di riproduttori maschi e femmine iscritti nei libri genealogici o registri anagrafici di razza, ci sono state diverse modifiche che penalizzando gli allevatori». E’ quanto rileva Coldiretti Sardegna, che ha scritto una lettera, a firma del presidente Battista Cualbu, indirizzata all’assessore regionale all’Agricoltura, in cui si evidenziano le criticità del bando e si chiede la convocazione di un incontro insieme alle Associazioni allevatori. «Il bando, che contempla diverse razze, penalizza in particolar modo o quasi esclusivamente gli allevamenti di Charolaise e Limousine – scrive Cualbu – Per entrambe le razze, ed in particolare per le categorie “Vitelle da sette a dodici mesi” e per “Torelli da sette fino a dodici mesi” è prevista una riduzione dell’incentivo rispettivamente di 400 e 200euro rispetto al bando precedente».

Inoltre, «sono le sole razze per le quali non è previsto un aumento della spesa massima ammissibile rispetto alle altre razze: Chianina, Piemontese, Marchigiana, Podolica e Romagnola», spiega Cualbu. La spesa massima ammissibile, è come il passato, determinata sulla base dei prezzi nazionali rilevati da Ismea. «Tuttavia – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – questi prezzi sono indicativi e vanno adattati alla realtà locale. Per questo abbiamo chiesto all’assessore di rivedere gli importi di spesa ammissibile anche alla luce della prevista retroattività al 4 giungo 2015 che incide sulle transazioni già avvenute».

Le Charolaise e Limousine sono i bovini da carne più rappresentativi della Sardegna, «quelle – evidenzia Cualbu – che ci hanno portato ai vertici nazionali. Lo dimostra anche il fatto che l’Anacli, l’associazione nazionale Charolaise e Limousine, proprio per ricompensare i nostri allevatori dei grandi sforzi e degli ottimi risultati ha deciso di svolgere in Sardegna, a Ozieri, la mostra nazionale 2017 delle due razze». «Già negli Anni Settanta, l’ex Cassa per il Mezzogiorno, nell’ambito del progetto Speciale Zootenia, finanziava l’acquisto di tori Charolaise da incrociare con fattrici locali – ricorda Saba - Stiamo parlando di due razze storiche che si sono diffuse nell’isola da circa 50 anni grazie alla naturale vocazione della Sardegna alla produzione di carne bovina e alla adattabilità di questi due bovini».


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