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A.B. 7 ottobre 2016
«In grave stallo il Piano di contenimento dei cormorani»
«Pescatori pronti alla mobilitazione se la Regione non garantirà l’avvio tempestivo delle attività di contenimento», annuncia la Coldiretti Oristano


ORISTANO - Non c’è pace per i pescatori dell’Oristanese: all’assenza di risposte in merito alla questione “Poligono di Capo Frasca”, si aggiunge l’inerzia dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente, che dopo l’approvazione del tanto agognato piano di contenimento dei cormorani, non ha curato il necessario e tempestivo coordinamento con la Provincia. Risultato: le attività di abbattimento, che avrebbero dovuto avere inizio ai primi di ottobre, versano in un grave stallo che rischia di procrastinare, rendendole inefficaci, le azioni tese alla mitigazione del danno causato dagli ittiofagi. Ad oggi, infatti, il Piano presenta numerosi elementi di complessità sui quali tardano ad arrivare risposte da parte dell’Amministrazione Regionale: una situazione insostenibile, che rischia di vanificare le speranze che i pescatori riponevano nello strumento di contenimento approvato nel luglio scorso.

Infatti, se si considera l’avvio previsto per ottobre, i tecnici della Regione avevano ben tre mesi per approntare il dovuto coordinamento con le Province e determinarne  la corretta partenza. «Già da un paio di settimane abbiamo ricevuto diverse segnalazioni che attestano l’arrivo dei cormorani – sostiene il direttore Coldiretti Giuseppe Casu- ma purtroppo le attività di contenimento previste dal Piano restano al palo. Si sarebbe guadagnato del tempo prezioso se solo, come da noi richiesto nel luglio scorso, la Regione avesse da subito supportato la Provincia nelle attività propedeutiche all’avvio delle azioni di contenimento. Non vorremmo che dietro l’assenza di un vero coordinamento, dietro le complessità e i ritardi nelle risposte, si celasse la volontà, davvero censurabile, di non far partire gli abbattimenti».

«Sappiamo – prosegue Casu – che il prossimo 11 ottobre i tecnici dell’Assessorato dell’Ambiente incontreranno quelli della Provincia per analizzare le criticità. Auspichiamo che detto incontro sia risolutivo, e che quindi a stretto giro, si possa procedere con le attività di mitigazione dei danni. E’ evidente, e chiediamo l’impegno dell’assessore Spano in questo senso, che tutto il ritardo accumulato dovrà essere recuperato attraverso una congrua proroga del termine di vigenza del Piano di Contenimento. Anche in questo caso, in assenza di segnali concreti – conclude Casu – e quindi davanti alla palese volontà politica di ignorare una problematica cosi seria e determinante per l’economia del nostro territorio, i pescatori sono pronti a porre in essere pesanti azioni di protesta».


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