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S.A. 10 ottobre 2016
Aree crisi, Bruno scrive a Pigliaru
La giunta regionale con atto del 30 settembre si rimangia quanto deliberato solo due settimane prima, dopo un lavoro lungo anni. E' il sindaco di Alghero Mario Bruno a descrivere in una lettera inviata questa mattina al presidente della Regione Francesco Pigliaru, lo sconcerto per la decisione della giunta regionale di escludere la città dalle aree di crisi industriale complessa


ALGHERO - «Apprendo con sconcerto la decisione della Giunta di escludere Alghero dalle aree di crisi industriale complessa. Una scelta inaccettabile, il territorio di Alghero nell’ultimo decennio vive infatti un delicato periodo di recessione economica al pari delle attigue aree di Sassari e Porto Torres, tanto da determinare un’emorragia occupazionale e produttiva che preoccupa anche per le forti ripercussioni sociali che rischia di avere. Per questo, tutte le politiche degli ultimi anni hanno avuto lo scopo di alleviare l’esasperazione e la comprensibile rabbia di centinaia di lavoratori e interi sistemi produttivi in drammatica crisi».

E' il sindaco di Alghero Mario Bruno a descrivere in una lettera inviata questa mattina al presidente della Regione Francesco Pigliaru, lo sconcerto per una «decisione pericolosa e incomprensibile della Giunta regionale da lui guidata»: escludere la Riviera del corallo dalle aree di crisi industriale complessa. Il primo cittadino spiega nella missiva di come la nascita e costituzione del Comitato per l’Area di crisi risalga a circa dieci anni fa «è il chiaro segnale di quanta incertezza e difficoltà avvolga il territorio. Una condizione riconosciuta, da sempre, dalla Regione Sardegna e dal Governo centrale, consci e consapevoli delle difficoltà occupazionali in cui si trova il Nord Ovest dell’isola, tanto da avviare e sottoscrivere col MISE, di concerto con l’assessorato all’Industria, il riconoscimento formale delle aree di crisi industriale complessa includendo nel polo di Porto Torres i comuni di Sassari e Alghero».

Secondo il primo cittadino il risultato sarà «un danno enorme e certo al tessuto economico-sociale, con ulteriori e pesanti ripercussioni sul numero degli occupati, stante l’impossibilità di attivare progetti di recupero ambientale, efficientamento energetico, infrastrutturazione, riqualificazione e riconversione industriale nella zona di San Marco». «Interventi già proposti dal Comune di Alghero - evidenzia Bruno - su sollecitazione dell'assessorato regionale all'Industria nell'ambito del recente incontro svoltosi con le rappresentanze sociali ed economiche e inseriti nel dossier inviato alla RAS».

Un passo indietro che si aggiunge al periodo delicato che sta affrontando la città e il suo territorio per l'aeroporto. Dal sindaco la richiesta alla giunta regionale di rettificare il perimetro dell’area di crisi complessa e intervenire «con estrema priorità per porvi rimedio». «Non è accettabile - conclude - che decisioni tanto importanti per lo sviluppo socio-economico del territorio vengano assunte escludendo il protagonismo e la capacità progettuale degli enti locali. Assistiamo allibiti a questa decisione sulla quale ci opporremmo sul piano politico e tecnico, non riuscendo a comprenderne le ragioni».

Nella foto: il sindaco Bruno e il presidente Pigliaru


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