A.B.
27 ottobre 2016
A Cagliari il Festival degli strumenti antichi
Proseguono domani e sabato gli appuntamenti con la manifestazione organizzata dal Dipartimento di musica antica al Conservatorio
CAGLIARI - Prosegue nel Conservatorio di Cagliari il “Festival degli strumenti antichi”, organizzato dal Dipartimento di musica antica. Domani, venerdì 28 ottobre, alle ore 18.30, nella Sala coro dell’istituzione musicale cagliaritana, in Piazza Porrino, il musicologo Roberto Milleddu terrà una conferenza dal titolo “Early Music revival. Alle origini del fenomeno”. Early music (musica antica) è un concetto che nel tempo è stato declinato in modi diversi e che ha abbracciato periodi storici diversi, ma che in sostanza ha riguardato il rapporto fra un “noi” contemporaneo e pratiche musicali, repertori, relativi ad un passato più o meno remoto.
Se gli uomini del Diciottesimo Secolo iniziarono di fatto a riflettere sulla musica del proprio passato, è nel corso del Diciannovesimo Secolo che questo interesse (Rinascimento e Barocco) inizia a tradursi nell’intensificarsi di iniziative di studio, ricerca, pubblicazione, ma anche di riesecuzione nel solco della tradizione romantica e tardoromantica. Sarà il secolo delle avanguardie, della rottura del canone ottocentesco che si interrogherà sul come eseguire con proprietà di stile le musiche pre-classiche, facendo convergere le conoscenze che venivano dal versante musicologico (filologia, organologia, storia etc.) con la ricerca di una prassi esecutiva storicamente informata. Aspetti questi, che verranno indagati da Milleddu durante la conferenza.
Il Festival proseguirà poi sabato 29, alle 21, nella chiesa di San Sepolcro, nell’omonima piazza cagliaritana, per un concerto dedicato alla scuola Bolognese, con Pierpaolo Scattolin impegnato nella direzione del Bizzarria Ensemble e del coro Studium Canticum. Slitta invece a martedì 6 dicembre la conferenza-concerto dal titolo “Erik Satie e la Parigi della Belle epoque. Un racconto per suoni e immagini”, che il musicologo Marco Carraro avrebbe dovuto tenere domani, all’interno della rassegna “Modernità, modernismo, avanguardie: le arti performative del ‘900 e Satie”.
Nella foto: Roberto Milleddu
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