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A.B. 27 ottobre 2016
Yenetics vince la Start Cup Sardegna 2016
Yenetics, con il suo test genetico non invasivo per le donne in gravidanza, si aggiudica un premio da 8mila euro; secondo posto e 4mila euro per la bicicletta smart di Bxtar; terzo posto ed un premio da 2mila euro per lo zafferano biologico e liofilizzato di Nurkara


SASSARI - Yenetics, con il suo test genetico non invasivo per le donne in gravidanza, vince la Start Cup Sardegna 2016 aggiudicandosi un premio da 8mila euro; secondo posto e 4mila euro, per la bicicletta smart di Bxtar; terzo posto ed un premio da 2mila euro per lo zafferano biologico e liofilizzato di Nurkara. “Special prize Sardegna Ricerche” per “Code Name: Spime”, “Moovet” e “Nurkara”. La Start Cup Sardegna è ogni volta un'iniezione di fiducia nel futuro: si incontrano giovani dinamici ed innovativi, pieni di idee, pieni di voglia di mettersi in gioco e scommettere sul loro successo; si incontrano possibili investitori, i “venture”, che fiutano i nuovi business da finanziare; si incontrano funzionari illuminati che tutti i giorni lavorano per alimentare e far crescere questo eco-sistema. La Start Cup Sardegna, organizzata dalle Università di Sassari e Cagliari dal 2008, è anche un grande esempio di collaborazione reale tra i due atenei isolani e mostra ancora una volta in che modo ricerca ed innovazione siano una risorsa economica ed un'occasione di sviluppo.

La Start Cup è anche una vera e propria palestra di impresa ed una gara a tappe che prevedeattività di formazione ed orientamento da parte dell'Università di Sassari (diciannove i seminari gratuiti ed aperti a tutti organizzati da marzo a giugno); le due finali locali, con la presentazione quest’anno di venti idee (tredici all’Università di Sassari e sette all’Università di Cagliari); l’accompagnamento alla redazione del business plan per i dieci vincitori (cinque per ateneo) delle finali locali, supportati dagli Ordini professionali dei ragionieri e dottori commercialisti di Sassari e Cagliari; la finale regionale, che quest’anno ha visto dieci idee di business in competizione. È stata una finale combattuta tra idee diverse ed interessanti e nella quale, ancora una volta, ha prevalso l’Ict declinato in vari modi (dal settore sanitario al turismo, dal sociale alle produzioni agroalimentari, al commercio e così via). I rappresentanti dei dieci gruppi hanno presentato le loro idee di business attraverso gli “Elevator Pitch”: solo quattro intensi brevissimi minuti a disposizione, come se veramente si incontrasse in ascensore un finanziatore da convincere prima che le porte si riaprano, per spiegare in modo chiaro, efficace e vincente la proposta. La Commissione di esperti (Antonello Bartiromo per Dpixel, Carlo Mannoni per la Fondazione di Sardegna, Giuseppe Pirisi per il Banco di Sardegna, Franco Rabitti per Sardaleasing, Giuseppe Serra per Sardegna Ricerche ed Alessandro Vagnozzi per Confindustria Sardegna) hanno espresso i loro voti basandosi sui business plan presentati, valutando l’originalità, l’innovatività e la sostenibilità (economica, ambientale e sociale) delle idee presentate.

La Business idea vincitrice della Start Cup Sardegna 2016 è Yenetics (Cagliari). Il gruppo composto da Chiara Saba ed Amit Kumar ha pensato di risolvere un problema di molte donne in gravidanza, che non sanno se effettuare i test genetici, o addirittura decidono di rifiutarli, a causa del rischio che le metodologie invasive comportano per il feto. Yenetics ha creato un innovativo test non invasivo che testa le cento malattie genetiche più diffuse al mondo (i competitors ne testano solo quindici) e che testa anche il padre, senza alcun rischio e con la massima accuratezza dei risultati. A partire dalla nona settimana di gestazione, basta fare un piccolo prelievo di sangue per essere più sicuri e consapevoli della salute del bambino. I risultati hanno un’attendibilità superiore al 99percento ed arrivano in soli sette giorni. Secondo posto per Bxtar (Cagliari), del gruppo composto da Simone Scalas, Mirko Podda, Michela Mari ed Alberto Unali, che vuole incentivare la mobilità sostenibile ed intelligente, migliorando l'esperienza su strada per il ciclista urbano. Bxtar è la luce posteriore smart pensata per soddisfare le esigenze di sicurezza del ciclista, con l'obiettivo di ridurre il tasso di incidenti su bicicletta nei contesti urbani. Grazie ad un sistema integrato di luce posteriore, luci laterali ed applicazione dedicata, rende il ciclista più visibile soprattutto in particolari situazioni di criticità, come le scarse condizioni di luce ambientale, quando frena e quando attraversa gli incroci.

Al terzo posto Nurkara (Sassari), prodotti biologici liofilizzati del gruppo composto da Giovanni Arru, Guy D'hallewin, Paola Di Bella, Federico Garau, Antonio Masala e Leonardo Sechi. Nurkara è un progetto, ma anche già un'attività sostenibile che ottimizza tutta la filiera dello zafferano, dal produttore al consumatore. In Sardegna, lo zafferano ha trovato condizioni ottimali per la coltivazione. Manca però la standardizzazione del processo di essiccazione e confezionamento che condizionano l’uniformità della qualità del prodotto commercializzato. L’idea mira ad ottimizzare questi due processi fondamentali impiegando tecnologie innovative e, tramite la creazione di una rete di produttori, intende stabilire un protocollo standard. I tre gruppi si aggiudicano i premi in denaro, rispettivamente da 8mila, 4mila e 2mila euro, messi a disposizione da Fondazione di Sardegna e da Sardaleasing. Vincono invece il Premio “Special Prize Sardegna Ricerche” “Code name: Spime”; “mooVet” e “Nurkara” (tutte e tre selezionate dall'Università di Sassari). Si tratta di un premio del valore di 15mila euro utilizzabile per attuare un percorso di validazione della propria idea d’impresa e l’acquisizione di competenze. Ora, le prime tre idee classificate, legate al mondo della ricerca accademica, rappresenteranno la Sardegna al 14esimo Premio Nazionale per l'Innovazione, la fase nazionale della competizione, che coinvolge quarantuno associati tra università ed incubatori accademici e diciotto competizioni Start Cup, che si terrà a Modena, giovedì 1 e venerdì 2 dicembre.

Nella foto: un momento della premiazione
27/3/2024
20 laureati e decine di studenti detenuti hanno frequentato i corsi universitari durante questi dieci anni. Negli Istituti Penitenziari in cui opera, l´Università di Sassari impegna in percorsi universitari in media il triplo dei detenuti rispetto alla media nazionale (5-6% rispetto al 2%), con punte di eccellenza nelle due Case di Reclusione di Tempio Pausania (15-17%) e Alghero (8-10%)


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