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Red 23 novembre 2016
Domani a Cagliari ed a Sassari il "TreNo tour" #iodicono
Doppia tappa in Sardegna per la manifestazione del Movimento 5 Stelle, che sta girando l´Italia per spiegare ai cittadini i meccanismi «che generano l´inganno del quesito referendario “truffa” legato alla riforma (per così dire) ideata dal trio Renzi-Verdini-Boschi»


SAGLIARI - “Riforma”, no grazie. Domani, giovedì 24 novembre, Il “TreNo tour” #iodicono del Movimento Cinque Stelle fa tappa in Sardegna. Ad undici giorni dall’appuntamento referendario, i portavoce del Movimento arriveranno sull’Isola, attesi protagonisti di due eventi: a Sassari, negli spazi dell’Hotel Grazia Deledda, alle ore 1130, ed a Cagliari, in Piazza del Carmine, alle 17.30. Nel mezzo, un viaggio in treno, a bordo del regionale Sassari-Cagliari,dal nord al sud della Sardegna, viaggio simbolicamente importante durante il quale i rappresentanti nazionali, europei, regionali e comunali del M5S parleranno con i cittadini, spiegando loro i meccanismi «che generano l'inganno del quesito referendario “truffa” legato alla riforma (per così dire) ideata dal trio Renzi-Verdini-Boschi».

Secondo il Movimento 5 Stelle, la realtà sostanziale e concreta che si realizzerebbe in caso di vittoria del Si al referendum, porterebbe «ad uno stravolgimento di ben quarantasette articoli della Costituzione italiana, con conseguenze rilevanti sul vivere, partecipare ed essere degli stessi cittadini in rapporto alla scelta dei loro rappresentanti e della partecipazione stessa alla vita politica del Paese. La “riforma” - affermano con convinzione - toglierà potere decisionale al popolo e alla Sardegna stessa, darà vita un Senato non più eletto dai cittadini, regalerà immunità a consiglieri regionali e sindaci nominati senatori dai partiti e destinati a svolgere quindi un “doppio lavoro”. Il tutto, con costi di gestione del Senato sostanzialmente immutati, mentre se fosse stata approvata la proposta di legge taglia stipendi del Movimento si genererebbero 87milioni di euro di risparmi senza toccare la Costituzione, ben 30milioni in più rispetto alla “riforma” Renzi».

Ed ancora, «Regioni ed Enti locali perderanno i loro poteri in tema di difesa, ambientale ed energia, mentre saranno triplicate le firme utili alla presentazione di proposte di legge di iniziativa popolare. Una controriforma letale, cui è necessario dire No». Proprio per questo, nelle piazze, per le strade della Sardegna ed a bordo del treno, i cittadini potranno parlare con i portavoce del M5S di ciò «che realmente si nasconde dietro l’insidia del cambiamento legato al quesito referendario, alla scoperta delle vere riforme che servono al Paese mirate alla lotta alla povertà e all’istituzione del reddito di cittadinanza, alla realizzazione di una rete di trasporti locali efficiente, alla tutela del territorio, al sostegno alle piccole e medie imprese, alla tutela del lavoro, alla lotta alla corruzione e le mafie, alla sicurezza».

Nella foto: Luigi Di Maio


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