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Red 25 novembre 2016
Posada e Siniscola fuori dall´emergenza idrica
I due centri sono interamente alimentati dalla sorgente di Fruncu ´e Oche. A Siniscola è già stata revocata l’ordinanza di non potabilità


SINISCOLA - Siniscola e Posada interamente alimentate dalla sorgente di Fruncu ‘e Oche. Le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno ripristinato la portata dell’importante fonte. Ad annunciarlo è stato l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti su Twitter: “Le piogge non hanno attenuato l’emergenza siccità. Intanto a Posada e Siniscola torna l’acqua di qualità”. Già da oggi (venerdì), i tecnici di Abbanoa hanno potuto finalmente disattivare del tutto i rifornimenti di acqua grezza del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale per i due centri della Baronia: acqua proveniente dall’invaso Maccheronis di pessima qualità, tanto da non poter essere pienamente potabilizzata dagli impianti di trattamento presenti nel territorio. Il risultato è che nei periodi di siccità, si pongono due drastiche alternative: lasciare a secco le utenze oppure fornire acqua con valori di potabilità fuori targa.

Nel periodo invernale la sorgente di Fruncu ‘e Oche garantisce sufficiente risorsa per far fronte alle esigenze dei centri serviti. In pochi giorni le portate sono passate da pochi litri a oltre ottanta litri al secondo. Quanto basta per poter alimentare integralmente sia Siniscola (serbatoio “Galleria” e quello di Monte Longu a La Caletta), sia Posada. Già nei giorni scorsi, con l’aumento dell’integrazione dalla sorgente di Fruncu ‘e Oche, le analisi avevano segnato un netto miglioramento della qualità dell’acqua distribuita. Oggi, il Comune di Siniscola ha revocato l’ordinanza di potabilità. Si attendono ora i risultati sulla risorsa idrica distribuita a Posada che potrà procedere ugualmente con la revocato dei provvedimenti di limitazione.

Abbanoa ha già avviato gli investimenti per risolvere definitivamente i problemi di approvvigionamento sia nell’Alta Baronia, sia nella Bassa Gallura, grazie alla realizzazione del nuovo acquedotto di Torpè per il quale il Gestore unico sta investendo più di venti milioni di euro dei fondi Cipe 27/2015. Nei mesi scorsi, sono state aggiudicate le due gare d’appalto. Il primo riguarda la dorsale centrale che andrà dall’invaso del Maccheronis, dove sarà realizzato il potabilizzatore (appalto già aggiudicato con un investimento di oltre 10milioni) al partitore (diramazione) in località di Monte Idda. Il secondo appalto riguarda la dorsale centrale, che sarà collegata al partitore di Monte Idda, e si estenderà lungo la fascia costiera dalla località Cuccuru e Janas a Siniscola fino al partitore di Limpiddu, nel territorio di Budoni. Le condotte saranno realizzate con soluzioni innovative, che consentiranno di gestire in modo efficiente la distribuzione della risorsa idrica sia della sorgente di Fruncu 'e Oche, sia quella potabilizzata dal Maccheronis.

L’impianto di potabilizzazione che alimenterà l’acquedotto avrà una capacità di produzione di 390litri al secondo, tale da soddisfare l’esigenza sia della linea costiera sud (direzione Siniscola), sia quella nord (direzione San Teodoro). La filiera di trattamento, progettata per offrire il massimo della flessibilità, consentirà di far fronte agli andamenti stagionali della popolazione risolvendo definitivamente tutti i problemi di potabilità e carenza d’acqua attualmente presenti nel periodo estivo.


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