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Cagliari OgginotizieportotorresPoliticaAmbiente › Disservizi sui rifiuti: l’Ambiente 2.0 rischia lo sfratto
Mariangela Pala 25 novembre 2016
Disservizi sui rifiuti: l’Ambiente 2.0 rischia lo sfratto
«E´ del tutto evidente che lo scollamento e le diatribe della compagine Rti sta creando dei disservizi segnalati puntualmente dai cittadini al comune che portano a dei cattivi risultati, e questo fatto va a minare il contratto in corso». Così il dirigente del settore ambiente Claudio Vinci nella mail inviata all´azienda incaricata a svolgere il servizio raccolta


PORTO TORRES - «Esprimo tutta la mia amarezza e insoddisfazione sulla mancata diligenza del raggruppamento temporaneo di impresa costituito da Ambiente 2.0 e Asa, nell’esecuzione del contratto relativo al servizio di raccolta rifiuti urbani». Così il dirigente del settore ambiente, Claudio Vinci nella mail inviata all’azienda capofila su richiesta dell’amministrazione, il cui contenuto è stato reso noto durante la seduta di ieri del consiglio comunale, «è del tutto evidente che lo scollamento e le diatribe della compagine Rti sta creando dei disservizi segnalati puntualmente dai cittadini al comune che portano a dei cattivi risultati, e questo fatto va a minare il contratto in corso».

Parole, messe nero su bianco, che evidenziano le gravi inadempienze relative al capitolato di appalto dei rifiuti l’appalto (di 6 anni da 22 milioni e 400mila euro) contestate dai cittadini e a più riprese dal consigliere Davide Tellini alla società che dal 1 aprile ha in affidamento il servizio di raccolta, mancanze che trovano riscontro in quei quartieri dove persiste il mancato rispetto del ritiro dei rifiuti. Gli innumerevoli disservizi, dalle isole ecologiche divenute discariche, ai mezzi impiegati non idonei a svolgere il servizio in determinate vie cittadine, dalla mancata consegna delle buste fino ai contenitori destinati alle famiglie, erano stati oggetto di interrogazione del consigliere Tellini che aveva portato in Consiglio l’argomento.

A questo si aggiunge la difficile situazione interna che si è creata tra l’azienda deputata alla raccolta dei rifiuti solidi urbani e i suoi stessi dipendenti. Da parte del sindacato Fit-Cgil è stata avviata una procedura di raffreddamento per arrivare a costituire una società consortile capace di superare le diatribe e le criticità del servizio oltre ad assicurare l’interscambiabilità dei lavoratori tra le aziende che costituiscono il Rti. Dal canto suo il comune di Porto Torres sta pagando regolarmente le fatture presentate pur avendo avviato una procedura di contestazione contro il Rti, la quale non sta dando risposte alle richieste previste negli accordi contrattuali neppure alla presidenza del sindacato che chiede efficienza, diligenza e affidabilità.

Nella mail scritta dal dirigente Vinci si specificava: «qualora perdurino i motivi del contendere preannuncio nota congiunta del sottoscritto con il direttore dell'esecuzione del contratto che ovviamente verrà inviata per opportuna e doverosa conoscenza anche agli organi di controllo a cui è soggetta la Pubblica Amministrazione». A quella mail la capofila Ambiente 2.0 ha risposto chiedendo un incontro immediato tra le parti avvenuto mercoledì scorso alla presenza dell’amministrazione comunale dove è stato ribadito l’avvio di una fase di contestazione alla ditta, una procedura che prevede che l’azienda faccia le sue controproposte da verificare e valutare dallo stesso ufficio ambiente. Nel frattempo si è aperta la procedura di raffreddamento a livello sindacale per spingere sulla costituzione della società consortile che eliminerebbe le criticità e le contestazioni che vi sono a livello pratico tra gli operatori delle aziende.

Lunedì si farà un ulteriore incontro tra le società per tentare di trovare una soluzione ad una situazione problematica che la stessa amministrazione dichiara di non poter più accettare. «Siamo e saremo presenti a tutte le azioni che le due società intendono intraprendendo per addivenire ad una soluzione – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Cristina Biancu. – perché Il ruolo dell’amministrazione è quello di spingere affinché la struttura garantisca l’applicazione precisa del capitolato evitando qualsiasi ingerenza nella gestione dell’appalto».

Una fase delicata raggiunta dopo appena 8 mesi di servizio di raccolta, durante i quali le criticità sono state più volte trasmesse in consiglio. «Dopo innumerevoli segnalazioni abbiamo avuto contezza che i rapporti tra le società costituenti il Rti - osserva il consigliere Tellini - stanno creando una lunga serie di disagi ai cittadini. Nonostante la parte tecnica stia lavorando per risolvere le problematiche gestionali, ci aspettavamo da chi amministra la città un maggior coinvolgimento del consiglio comunale o comunque della commissione competente per discutere dei veri e reali problemi della città».
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