Nessun seguito ad una mozione a riguardo presentata dai portavoce in Consiglio Comunale di Alghero, protocollata nel dicembre 2014, discussa in aula nel maggio 2015 ed approvata dall´intero Consiglio comunale
ALGHERO - «Il postulato di partenza, vero in assoluto ma spesso ignorato, è che l’acqua è un bene pubblico cui tutti dovrebbero poter accedere. Soluzione: acqua potabile a km zero e ad un prezzo molto ridotto. Una mozione a riguardo è stata presentata dai portavoce in Consiglio Comunale di Alghero, protocollata nel dicembre 2014, discussa in aula nel maggio 2015 è stata approvata. La domanda è: cosa sta aspettando l’Amministrazione comunale del sindaco Mario Bruno a dare attuazione a quanto votato e stabilito?».
A porre il quesito è il Movimento Cinque Stelle che sottolinea di come «altri centri dell’Isola, senza considerare quanto accade oltre Tirreno e oltre confine, hanno attuato politiche che favoriscono l’accesso all’acqua potabile ad un prezzo calmierato e, soprattutto, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle tematiche di sostenibilità». I pentastellati insistono «sull'individuazione di location utili ad ospitare le “Case dell’Acqua”, distributori di acqua naturale e effervescente refrigerata con bottiglia riciclabile. Basti pensare che ad Alghero il costo annuo di raccolta e trasporto della plastica (700 tonnellate annue) si aggira sui 360mila euro. A ciò si aggiunga che le altre esperienze italiane in tal senso, mostrano come interventi del genere non abbiano alcun impatto sull’arredo urbano cittadino».
«Una scelta sostenibile, una scelta fatta e approvata dal Consiglio comunale di Alghero che però, colpevolmente, è ancora in cerca d’autore, e d’attuazione» evidenziano dal Movimento: «questo è solo uno dei tanti casi di “votato e non fatto” riferibili alle prime stagioni dell’Amministrazione comunale Mario Bruno. Ma nel calderone del “promesso e non mantenuto” ci sono una miriade di risoluzioni e mozioni votate e approvate che ancora aspettano attuazione, come quella sull’acqua a km zero e a prezzo calmierato. Casi che ci riproponiamo di analizzare, uno per uno: perché il voto e il voto, e le promesse sono promesse, non chimere».
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