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Mariangela Pala 10 dicembre 2016
«Diana sposta l’asse del Parco da Porto Torres a Stintino»
Il consigliere, membro del direttivo del parco, Gigi Pittalis che precisa come il sindaco di Stintino,nell´ambito delle sue funzioni, «può organizzare ciò che ritiene utile per il suo territorio, ma intravedo in quella iniziativa il tentativo non tanto velato di spostare l´asse del Parco da Porto Torres a Stintino».


PORTO TORRES - «Non ho partecipato all'incontro pubblico con gli assessori regionali agli Enti Locali, Cristiano Erriu e ai Trasporti, Massimo Deiana, promosso dal sindaco di Stintino nonché presidente pro tempore del Consiglio direttivo del Parco nazionale dell'Asinara , Antonio Diana, in quanto non erano ben chiari i contorni istituzionali di quella iniziativa». A dichiararlo è il consigliere, membro del direttivo del parco, Gigi Pittalis che precisa come il sindaco di Stintino,nell'ambito delle sue funzioni, «può organizzare ciò che ritiene utile per il suo territorio, ma intravedo in quella iniziativa il tentativo non tanto velato di spostare l'asse del Parco da Porto Torres a Stintino».

L’idea progettuale che vede Stintino e Fornelli come la porta di accesso al parco dell'Asinara non convince il consigliere Pittalis che rileva la necessità come città di rafforzare la continuità territoriale da Cala Reale, porto di approdo da Porto Torres creando un punto di accoglienza per i turisti e migliorando la qualità dei servizi. «La porta naturale del parco è Cala Reale dove spesso i visitatori trovano il deserto», aggiunge.

La “manovra politica” del sindaco Diana di rafforzare il rapporto territoriale tra Stintino e l’Asinara si ravviserebbe «anche nella proposta fatta per iscritto dallo stesso come vicepresidente del parco, sull'approvvigionamento idrico che rispolvera un vecchio progetto della Cassa depositi e prestiti del 1980, nel quale era prevista la realizzazione di una condotta sottomarina, che collega alla terra ferma (Punta Negra) l'isola dell'Asinara, in netto contrasto con il Piano del Parco», sostiene Pittalis. La carenza di un sistema idrico adeguato nell’isola rappresenta una delle tante criticità che secondo il consigliere può essere risolto se affrontato attraverso la convocazione di un tavolo che riunisca Comunità del parco e Consiglio direttivo.

«In quella sede - aggiunge Pittalis - dovremo discutere e risolvere le grandi questioni come acqua, trasporti, servizi per l'accoglienza, ma anche sottoservizi, la presenza dell’amianto sull'isola, il presidio medico e la logistica per gli operatori». Obiettivi realizzabili attraverso una guida del parco. Invece da febbraio è scaduta la dirigenza e a distanza di dieci mesi il Parco nazionale dell’Asinara non ha ancora un presidente.

«I tempi per la nomina del nuovo Presidente del Consiglio Direttivo sono ampiamente scaduti (crisi di governo permettendo), - osserva l’esponente del Consiglio direttivo - e credo sia necessario procedere in tempi rapidi». Una carica, quella del principale responsabile del parco, «che non può prescindere dalla ricerca di una figura espressa dalla nostra città». Ciò consentirebbe, per Pittalis, il superamento di alcune anomalie «come il mancato funzionamento della Giunta esecutiva e i rapporti tra vicepresidente e direttore del parco».
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