Red
23 gennaio 2017
Ritorna Cabudanne de sos poetas
Oggi e domani, ritorna il laboratorio di poesia nelle Case Famiglia della Cooperativa Sociale Ctr curato dalle poetesse Azzurra D´Agostino e Francesca Matteoni, in collaborazione con Perda Sonadora. Novità di quest´anno, la collaborazione con gli studenti del Liceo Classico De Castro di Oristano
ORISTANO - «Questo è un patto tra di noi e le persone che ci hanno accolto. Accogliere è un gesto di salute. C'è l'autarchia di un libro fresco e importante fuori dal mercato editoriale. Combattere lo stigma. Andare a scavare con dei temi molto semplici dentro noi stessi, cosa che non si fa molto spesso. Uscire e stare insieme creando, e agire fuori dall'ottica della prestazione». Così, le poetesse Azzurra D'Agostino e Francesca Matteoni introducevano lo scorso anno al pubblico dell'undicesima edizione del “Cabudanne de sos poetas” il libro “Un ponte gettato sul mare”, esito del laboratorio di poesia realizzato in collaborazione con Mario Cubeddu e l'associazione Perda Sonadora, Alessandra Tomassone e la Cooperativa sociale Ctr e le poetesse-guida Azzurra D'Agostino e Francesca Matteoni, indirizzato agli ospiti delle case famiglia di Busachi, Samugheo, Santa Giusta ed Oristano.
Un workshop di poesia, manifesto sull'etica sul fare che, visto l'entusiasmo degli iscritti, ritorna quest'anno per una nuova edizione. Partita domenica 23 gennaio 2017, la prima fase vede una trentina di partecipanti, ricoverati in gran parte, con qualche operatore e qualche esterno, e si svolgerà per due giorni intensi, fino a domani, martedì 24 gennaio, nelle Case Famiglia del Ctr, che gestisce, dal 1998, una significativa rete di servizi residenziali e semiresidenziali nel campo della riabilitazione psichiatrica e dell’inclusione sociale di persone con problemi di salute mentale. Un laboratorio che si apre anche all'esterno e la cui novità di quest'anno è la nuova collaborazione con il Liceo Classico De Castro di Oristano, grazie al quale la classe sarà composta da un mix di utenti-pazienti e di giovani studenti delle ultime classi del liceo. Questi daranno il loro contributo all'interno delle Case Famiglia per aiutare gli operatori e svolgere le attività dell'alternanza scuola-lavoro previste dalla riforma del Ministero dell'Istruzione. Una iniziativa sostenuta con grande partecipazione anche dal preside del Liceo oristanese Pino Tilocca e dalla referente dei percorsi progettati sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa Helga Corpino.
Un lavoro laboratoriale rivolto quindi anche a partecipanti esterni, che vede innanzitutto i ragazzi delle scuole, i quali, attraverso quest’esperienza di confronto e cooperazione paritaria possano apprezzare la loro stessa fragilità come un bene, una risorsa preziosa da cui ricavare la forza e la speranza che serve per vivere. L'obiettivo finale è quello di aprire le porte a tutti coloro che desiderino fare questa esperienza: ospiti delle strutture, operatori ed educatori, studenti, abitanti del luogo e poeti. «Il nostro lavoro si concentrerà su un tema specifico, la Sardegna e l’abitare un luogo, una casa, mettendo in evidenza, attraverso vari esercizi, tutte le voci, le attività, le eredità che risuonano nell’abitante, dalle suggestioni folcloriche e culturali, ai mestieri, all’idea di isola, alla lingua», spiega Mario Cubeddu, presidente dell'associazione culturale Perda Sonadora.
(Foto di Stefano Flore)
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