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Mariangela Pala 10 febbraio 2017
Sentenza storica a Porto Torres: si alla class action contro Abbanoa
Il Tribunale di Cagliari ha dichiarato ammissibile la class-action - la prima ammessa in Sardegna - contro Abbanoa accogliendo tutte le richieste avanzate dai rappresentanti dei consumatori e dai singoli utenti che hanno presentato l´azione di classe sulla non potabilità dell’acqua, e respingendo contestualmente le osservazioni presentate da Abbanoa a sua discolpa


PORTO TORRES - La responsabilità della non potabilità dell’acqua è tutta di Abbanoa. Il Tribunale di Cagliari ha dichiarato ammissibile la class-action - la prima ammessa in Sardegna - contro Abbanoa accogliendo tutte le richieste avanzate dai rappresentanti dei consumatori e dai singoli utenti che hanno presentato l'azione di classe sulla non potabilità dell’acqua, e respingendo contestualmente le osservazioni presentate da Abbanoa a sua discolpa.

Un risultato storico che sentenzia l’ammissibilità delle richieste sul danno patrimoniale e danno dovuto ai continui disagi che ledono i diritti dei consumatori, "essendo risultata la sussistenza di tutti i requisiti richiesti, in particolare, quello della omogeneità dei diritti dedotti a fondamento della stessa e della non manifesta infondatezza". Un primo passo importante, «una prima battaglia vinta dunque, anche se la guerra è ancora aperta, ma, sulla base di questi pronunciamenti, esistono fondati elementi per sperare in una definitiva vittoria contro un gestore idrico che ha finora mostrato di non tener in debito conto i diritti degli utenti».

Dopo tante battaglie Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna, Alba Rosa Galleri, presidente dell'associazione Civiltà è Progresso, e gli avvocati Franco Dore e Teresa Siciliano esprimono soddisfazione per il pronunciamento del Tribunale di Cagliari che ha dichiarato ammissibile l'azione di classe proposta dalle due associazioni, un processo necessario ad accertare eventuali responsabilità ed ottenere il risarcimento del danno subito da molti cittadini, danneggiati dal medesimo fatto, realizzato dal comportamento scorretto dell’azienda. Ora si apre la seconda fase, che consiste nella "pubblicità (prevista dall'art. 140-bis comma 9 del cod. consumo), da effettuare entro il termine del 15 maggio 2017" in modo da dare la possibilità agli utenti potenzialmente interessati di aderire alla class action entro i successivi 90 giorni (13 agosto prossimo).

Dal momento della pubblicazione dell'atto a termini di legge, potranno infatti aderire alla class action "tutti i titolari di utenze idriche Abbanoa nel territorio di Porto Torres che nel periodo dal 27 novembre 2009 al 21 ottobre 2015 abbiano subito l'inadeguatezza del servizio idrico, per non aver garantito il gestore la fornitura di acqua inodore, insapore e incolore, oltre che conforme ai parametri specificamente indicati dalle disposizioni volte alla salvaguardia della salute umana, e che in considerazione del lamentato inadempimento intendano richiedere il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito”.

Inoltre possono aderire tutti gli utenti che in quel periodo "non abbiano potuto utilizzare l’acqua per tutte le tipologie di uso umano, in una o più occasioni" oltre a coloro i quali " in una o più occasioni non abbiano potuto utilizzare l’acqua per bere e per cucinare”. A far parte dell’azione di classe anche coloro i quali " in una o più occasioni non abbiano potuto utilizzare l’acqua unicamente per bere". Questo pronunciamento apre ora la strada alle azioni di classe «in tutte quelle comunità, e sono tantissime, che hanno patito lo stesso grave disservizio nel corso della gestione Abbanoa». La prossima udienza è prevista per il 16 novembre, un appuntamento atteso con impazienza dai cittadini.


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