ORISTANO - Intensificata nell’ultimo periodo l’attività del Nucleo ispettivo specializzato in sicurezza della navigazione della Capitaneria di porto-Guardia costiera di Oristano, che sta eseguendo mirati controlli in ambito portuale finalizzati alla verifica del tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo utilizzati a bordo delle navi che scalano il porto di Oristano. L’attività di contrasto all’utilizzo illegale dei combustibili marini si inquadra in una più ampia attività voluta dal competente Ministero dell’Ambiente del territorio e del mare e coordinata dal Reparto Ambientale marino del Corpo delle Capitanerie di porto, ha quale obiettivo primario quello di prevenire l’inquinamento atmosferico allo scopo di scongiurare il verificarsi di fenomeni dannosi e di contaminazione, come quelli delle c.d. “piogge acide”.

Principio ispiratore della normativa comunitaria, infatti, è proprio la consapevolezza che gli effetti positivi per l’ambiente e la salute umana derivanti dall’implementazione della normativa sulle emissioni di zolfo da parte delle navi passano necessariamente per frequenti ed accurati controlli e campionamenti del combustibile fornito alle navi ed utilizzato a bordo. Durante le ispezioni, oltre a verificare la corretta tenuta della documentazione amministrativa e documentale presente a bordo, si è proceduto, come previsto dalla normativa nazionale e comunitaria, ad effettuare specifiche attività di prelievo di campioni di combustibile marino contenuto nei serbatoi delle navi per le successive analisi di laboratorio, per accertare che il tenore dello zolfo contenuto nel combustibile marino in uso fosse non superiore ai limiti imposti dalla legge.

Nell’ambito dell’attività ispettiva svolta finora, sono state svolte circa quaranta ispezioni a bordo delle navi durante le quali sono state controllate sistematicamente le bolle di consegna, le schede tecniche e le analisi chimiche del combustibile in uso, sono state verificate le procedure attuate dalle navi per il passaggio da combustibile pesante a combustibile leggero in ambito portuale e sono stati effettuati nove campionamenti istantanei di combustibile direttamente dai serbatoi di bordo. In un solo caso, il rapporto di analisi pervenuto dal laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane di Cagliari, del quale ci si è avvalsi per l’effettuazione delle analisi, ha evidenziato la non conformità di uno dei campioni analizzati, circostanza che ha determinato una sanzione amministrativa pari a 30mila euro a carico del comandante della nave. Sentito sull’argomento, il comandante della Capitaneria di porto di Oristano ha dichiarato che «il Corpo è da sempre impegnato nella tutela dell’ecosistema marino e in tale contesto l’attività del mio personale proseguirà anche nei prossimi giorni per cercare di assicurare ai nostri figli un ambiente più sano».