Mariangela Pala
15 febbraio 2017
«Sito M5s pieno di bufale»: Cossu lancia l’allarme
Il consigliere comunale Massimo Cossu segnala in Consiglio comunale la presenza di un sito di un «partito politico», il Movimento 5 stelle (www.movimento5stelle.it/comuni5stelle/PORTO-TORRES.html) che elenca una serie di criticità risolte dall’amministrazione comunale di Porto Torres
PORTO TORRES - «Dato che si fa un gran parlare di social mi sono incappato in una grande bufala». Il consigliere comunale Massimo Cossu segnala in Consiglio comunale la presenza di un sito di un «partito politico», il M5S(www.movimento5stelle.it/comuni5stelle/PORTO-TORRES.html) che elenca una serie di criticità risolte dall’amministrazione comunale di Porto Torres. Dalla gestione dell’acqua pubblica con Abbanoa al sistema sanitario “alla deriva” e «una serie di affidamenti di strutture pubbliche a società, associazioni e privati senza alcun bando e talvolta senza neanche alcun contratto.
Anche sul fronte degli scali portuali - si legge nel sito - in concerto con Capitaneria di Porto ed Autorità Portuale, stiamo ripristinando tratte navali e molti altri servizi sono in fase di implementazione. E presto sarà il primo comune con il rivoluzionario “reddito di cittadinanza energetico». L’esponente del Pd, Cossu sottolinea che «come consiglieri comunali abbiamo anche il compito di tutelare i cittadini e la città da possibili raggiri da parte di bufale, pubblicità ingannevole e falsa propaganda. Dire che ci si impegna a risolvere il problema dell'acqua e nello stesso momento non avere l'acqua diretta in casa o averla di colore e odore improbabile è una bufala».
«Dire che si sono ripristinate tratte navali è una bufala. Dire che ci si impegna a risolvere il problema del sistema sanitario senza portare tangibili risultati, è una bufala. Parlare di reddito di cittadinanza energetico, quando ci si aspetta ancora quello di cittadinanza comunale, è una bufala» afferma Cossu. «Dire invece che in quasi due anni non vi è stato un solo atto politico amministrativo degno di nota, - conclude -non è certamente una bufala ma è la tragica verità».
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