Una rapina a mano armata, martedì 14 febbraio, un bottino da 20 mila euro ai danni del suo laboratorio orafo, in via Manzoni a Porto Torres. La titolare Elena Puggioni, racconta il terrore e la preoccupazione per il grave episodio
PORTO TORRES - «Sono entrati all'improvviso, ci minacciavano con le pistole, ci hanno chiuso in quattro nel bagno e sono fuggiti. «Abbiamo avuto molta paura».
Una rapina a mano armata, martedì 14 febbraio, un bottino da 20 mila euro ai danni del suo laboratorio orafo, in via Manzoni a Porto Torres. La titolare Elena Puggioni, racconta il terrore e la preoccupazione per il grave episodio. «Sono entrati senza suonare, hanno approfittato del fatto che fossero appena usciti altri clienti, perciò ce li siamo ritrovati lì davanti all'improvviso - racconta l'orafa - uno aveva un casco, l'altro un passamontagna».
Potrebbe trattarsi di persone di Porto Torres, «di sicuro erano italiani, ma avevano un accento abbastanza simile a quello locale», conferma la titolare del laboratorio dal quale sono stati portati via numerosi gioielli in oro. «C'erano ancora due persone, perciò ero intenta in altre cose, non mi sono accorta - prosegue la donna - poi mi son ritrovata dentro quel bagnetto con i due clienti e mio marito». Per poco, fortunatamente: «Siamo riusciti a liberarci ed a chiamare i carabinieri ma i malviventi erano purtroppo già riusciti a scappare».