ALGHERO - Il delegato Wwf per la Sardegna Carmelo Spada ha scritto una lettera aperta, indirizzata al sindaco di Alghero Mario Bruno, al presidente del Consiglio comunale Matteo Tedde, al presidente della Commissione Ambiente ed ai capigruppo in Consiglio comunale, per chiedere «ciclabili sicure subito». Il Quotidiano di Alghero propone integralmente il documento ai propri lettori.

Nei giorni scorsi, la Giunta regionale ha approvato lo studio preliminare della rete ciclabile della Sardegna redatto dall’Arst e realizzato in collaborazione con l’Università di Cagliari. E’ l’atto conclusivo di un lungo percorso che ha coinvolto 65 associazioni, 200 enti locali, gli Assessorati regionali al Turismo, all’Ambiente, all’Agricoltura e l’Agenzia Forestas. Un grande merito va attribuito alla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) della Sardegna, che in questi anni ha speso molte energie nel sostenere la ciclabilità, divenuta ora patrimonio comune di tutta la Sardegna. Il progetto della rete ciclabile della Sardegna prevede la realizzazione di quasi 2000chilometri per oltre 40 itinerari in tutta la Sardegna, con uno stanziamento di 15milioni di euro. I primi 5 itinerari andranno appaltati entro il 2017, dando priorità a quelli che metteranno in connessione i porti e gli aeroporti.

In questa cornice regionale, ben si inserisce il Piano della Mobilità [LEGGI] presentato in questi giorni ad Alghero e redatto dal professor Willi Hüsler e dalla sua equipe del Dipartimento di Architettura di Alghero, il cui obiettivo è quello di decongestionare il centro dal traffico veicolare inquinante, per sviluppare la mobilità sostenibile con l’utilizzo della bicicletta e dei mezzi di trasporto pubblico. Il Piano dovrà essere vagliato in Consiglio comunale e i tempi di realizzazione potrebbero essere lunghi. Già una delibera del Consiglio comunale del lontano 2007 prevedeva piste ciclabili per circa 35chilometri, ma ne sono state realizzate solo un terzo, pari a circa 12,5chilometri, che si configurano come delle belle promenade (passeggiate), ma che non attraversano la città, risultano scollegate e frammentate, si interrompono bruscamente abbandonando il ciclista in mezzo al traffico automobilistico e allo smog.

Visto lo stato delle cose, ci rivolgiamo al sindaco e ai rappresentati delle istituzioni locali per chiedere la realizzazione, nel volgere di pochi mesi, di una rete ciclabile che consenta spostamenti sicuri all’interno della città con la realizzazione di corsie riservate, tracciate sull’asfalto ben distinguibili da quelle utilizzate dalle autovetture. Tale rete realizzabile rapidamente con investimenti minimi di risorse finanziarie, dovrebbe avere una ramificazione adeguata per far raggiungere i principali uffici pubblici e le scuole. Una rete che consentirebbe un uso razionale e più sicuro della bicicletta all’interno del tessuto urbano, limitando il traffico dei veicoli inquinanti, perché è un dato consolidato che la bicicletta non è solo svago, ma un mezzo di trasporto che produce mobilità sostenibile, qualità della vita e salute.