Mariangela Pala
16 marzo 2017
Porto Torres: corsa in rosa per i migranti dello Sprar
Sono stati coinvolti, inoltre, i ragazzi del progetto Sprar di Porto Torres, titolari di protezione internazionale riconosciuta dallo Stato
PORTO TORRES - Il 12 marzo a Sassari si è svolta la sesta edizione della "Corsa in rosa" a cui ha partecipato anche il Comune di Porto Torres. Diversi amministratori comunali hanno aderito all'iniziativa promossa dalla UISP e dall'Associazione Currichisimagna, patrocinata dal Comune di Sassari, in favore della giornata contro la violenza sulle donne. Sono stati coinvolti, inoltre, i ragazzi del progetto Sprar di Porto Torres, titolari di protezione internazionale riconosciuta dallo Stato.
«Un grande segnale lanciato insieme a migliaia di persone – afferma l'assessore alle Politiche sociali, Rosella Nuvoli – che è stato raccolto anche dai ragazzi del progetto Sprar». Il gruppo di Porto Torres era formato da ospiti provenienti da Mali, Costa D'Avorio, Somalia, Camerun, Senegal, Nigeria e Burkina Faso.
«Hanno dimostrato di condividere lo spirito dell'evento, motivati dagli operatori del Gus, associazione che cura il progetto Sprar. Gli operatori avevano illustrato loro, nei giorni precedenti, ciò che stava alla base della corsa in rosa: un no, fermo e deciso, alla violenza sulle donne e il rispetto totale verso la figura femminile che in tanti paesi del mondo non è per nulla scontato. I ragazzi hanno voluto aderire con convinzione per condividere questo messaggio – conclude l'Assessora – e hanno dimostrato anche grande impegno nella corsa, arrivando tra i primi al traguardo».
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