La decisione della Giunta nasce dall’esigenza di far fronte alle carenze d’organico: nel biennio 2017-2018 andranno in pensione 27 dirigenti nella sola amministrazione centrale
CAGLIARI - E' stato approvato il disegno di legge sul conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato in Sardegna. L’esecutivo, nelle more delle procedure concorsuali avviate la scorsa settimana, ha anche dato il via libera ai criteri richiesti dalla legge 24 del 2014 per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari del sistema Regione in possesso dei requisiti per accedere alla qualifica dirigenziale.
In questo modo si vuole far fronte a situazioni urgenti e improrogabili relative alla salvaguardia della salute, all’incolumità pubblica e alla sicurezza dei luoghi. La Giunta - osserva l’assessore Spanu - ribadisce l’intenzione di utilizzare l’istituto del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato per la direzione di servizi e di unità di progetto del sistema Regione.
La decisione della Giunta nasce dall’esigenza di far fronte alle carenze d’organico: nel biennio 2017-2018 andranno in pensione 27 dirigenti nella sola amministrazione centrale. A fronte di una dotazione organica di 147 posizioni, i dirigenti a tempo indeterminato, attualmente 104, alla fine del 2018 saranno solo 77 (pari al 50% dell’intera dotazione dirigenziale). L’assessore al Personale ricorda che «il piano triennale del Fabbisogno, approvato dalla Giunta nello scorso mese di dicembre, nel rispetto dei limiti per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, prevede il reclutamento di 13 dirigenti per l’amministrazione e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Le nuove assunzioni, quindi, solo in parte potranno far fronte alle criticità esistenti. Pertanto il ricorso a professionalità e competenze a tempo determinato costituisce un indispensabile strumento che si aggiunge, e non sostituisce, il reclutamento tramite la procedura dei concorsi».
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