Questa mattina, alla presenza delle massime cariche militari, civili e della famiglia Manca, sono stati intitolati alla memoria del caporal maggiore algherese i giardini pubblici su Viale Primo Maggio. Le immagini
ALGHERO – Grande partecipazione e commozione questa mattina (venerdì) a Fertilia prima e in viale Primo Maggio poi, dove alla presenza delle massime autorità militari, civili e della famiglia Manca, sono stati intitolati alla memoria del caporal maggiore algherese Gianmarco Manca i giardini pubblici ubicati davanti alla pineta di Maria Pia. «Un luogo “vivo” - ha sottolineato il sindaco Mario Bruno davanti ai numerosi amici, parenti e militari della gloriosa Brigata Sassari - un'area pulsante di vita, proprio come pulsava lo spirito e la vita di Gianmarco, entusiasta e pieno di voglia di vivere. Ed il suo indomito entusiasmo lo aveva portato ad offrirsi e ad esser scelto per poter dare il proprio contributo per far parte di quei valorosi contingenti che, in aree disastrate e dilaniate da lotte intestine, si avvicendano per ristabilire la pace e la concordia tra i popoli e le genti».
Il ricordo di un amico, nelle parole dell'assessore Raimondo Cacciotto. «Lo voglio ricordare per la sua serenità, per la sua forte voglia di vivere, per i suoi grandi ideali di pace e di solidarietà, stroncati purtroppo da una infida imboscata nella lontana terra afgana dove, insieme ai suoi amici e colleghi del Settimo Reggimento Alpini “Belluno” Brigata “Julia” voleva portare aiuto e speranza. L’intitolazione del giardino e la cerimonia in suo onore sono un gesto importante di attenzione che la città di Alghero e l’Amministrazione comunale vuole tributare a sua memoria, stringendosi in un affettuoso abbraccio alla mamma Pierina e alla sorella Antonella».
Manca è morto il 9 ottobre del 2010 insieme ad altri tre militari italiani, tutti alpini uccisi in Afghanistan per l'esplosione di un ordigno nel distretto del Gulistan, a circa 200 km a est di Farah, al confine con l'Helmand [
LEGGI]. Erano impegnati nella missione Isaf da inizio agosto 2010 per costituire la Task force south east. Il 23 dicembre 2010 al soldato algherese viene conferita la Croce d’onore alle vittime di atti di terrorismo o atti ostili impegnati in operazioni militari o civili all’estero, con la seguente motivazione: «alpino del Settimo Reggimento della Brigata Julia, comandato in missione di pace in terra afgana nell’ambito dell’operazione Isaf, il 9 ottobre 2010 nel corso di una attività di scorta la sua unità veniva attaccata da elementi ostili. Nel reagire all'offesa, a causa dell’esplosione di un ordigno occultato proditoriamente dai vili attentatori, immolava la sua giovane vita. Fulgidissimo esempio di attaccamento al dovere e di straordinaria professionalità che, con il suo estremo sacrificio, ha contribuito ad accrescere il prestigio della Forza Armata e dell’Italia in ambito internazionale, tenendo alti gli ideali di pace e solidarietà».
Prima pubblicazione alle 14.03