Ferdinando Manconi, dottore Agronomo e portacolori del Circolo Terrestri Alghero, critica aspramente la recente opinione del capogruppo dei Democratici Giuseppe Fadda: «La strada per difendere e valorizzare le nostre produzioni ed il nostro territorio è, ahimè, ancora molto lunga»
ALGHERO - «Conoscere il proprio territorio, le attività produttive insistenti su di esso, dovrebbero essere aspetti in grado di rivestire enorme valenza soprattutto per gli amministratori cittadini. Il condizionale è d’obbligo perché, nel leggere affermazioni a firma di noti capigruppo di partiti della maggioranza algherese tali fondate certezze vengono presto a mancare. E così l’opportunità di discutere del settore agroalimentare si trasforma nell’occasione per difendere il Piano di Conservazione e Valorizzazione dei Beni Paesaggistici della Bonifica algherese». E' Ferdinando Manconi, dottore Agronomo e portacolori del Circolo Terrestri Alghero, a criticare aspramente la recente opinione del capogruppo dei Democratici Giuseppe Fadda [
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«Nella seduta consigliare di adozione del piano fu formulato l’infelice invito da parte della maggioranza, nei confronti dei gruppi d’opposizione, a “studiare di più” - ricorda Manconi - credo che bene avrebbero fatto a rivolgere il monito tra le proprie fila. L’argomento trattato merita attenzione e consapevolezza non solo per l’importanza strategica nell’economia locale del settore produttivo in oggetto ma, soprattutto, per rispetto di tutte quelle famiglie e imprenditori che quotidianamente operano in un territorio gravato dai limiti imposti da norme, spesso, non condivise (ieri l’infausto Ppr, oggi questa variante al PRG)».
«Si lamenta, infine, la totale assenza di imparzialità istituzionale che dovrebbe accompagnare certe note stampa; la ormai consolidata tendenza a formulare fastidiosi quanto impropri distinguo, che diventano ancor più stonanti quando si cerca infondato conforto nelle realtà produttive di un altro Comune che, a differenza del nostro, gode da diversi anni di un Puc e non esulta di certo per la mera adozione, dopo ben 5 anni, di una variante ad uno strumento urbanistico datato 1984. La strada per difendere e valorizzare le nostre produzioni ed il nostro territorio è, ahimè, ancora molto lunga e simili scivoloni non aiutano di certo ad affrontarla con passo spedito» conclude Ferdinando Manconi (
nella foto).