ALGHERO - La Gabetti Pallacanestro Alghero vince anche il secondo derby di semifinale contro i cugini della N. P. Alghero e conquista l'accesso alla finale del campionato sardo “Open” Uisp. 61 a 58 il risultato della gara giocata in un PalaManchia quasi sold out, ed è ancora una volta l'ottima affluenza di pubblico la notizia più importante per il mondo cestistico in terra giallorossa. Ed è proprio sotto questo aspetto che l'impegno di Di Nolfo e compagni riceve un importante riconoscimento: il comitato territoriale dell'Unione Sport per Tutti ha deciso di giocare le finali del campionato, previste per il prossimo 26 maggio proprio nel palazzetto dello sport della città catalana di Sardegna.

La squadra di patron Salteri si dimostra da subito non interessata ad amministrare il vantaggio dell'andata spingendo fin dall'inizio sull'acceleratore. I Rossi della Rivera del Corallo vogliono imporre il proprio ritmo alla partita, difesa a uomo a tutto campo e ripartenze fulminee in contropiede. Una tattica di gioco che consuma molte energie ma che da immediatamente i suoi frutti, all'intervallo lungo i ragazzi di coach Giammarco sono in vantaggio di 8 punti, 37 a 29, che prendendo in considerazione il risultato aggregato vuol dire + 13. Negli spogliatoi coach Cardone registra al meglio la difesa a zona e i padroni di casa iniziano ad avere più di una difficoltà a trovare il canestro, 7 a 16 il parziale del terzo periodo che riapre completamente la partita, ma nell'ultimo quarto i la Gabetti ritrova la concentrazione adeguata e raggiunge lo storico traguardo. 

Gabetti Pallacanestro Alghero 61 - N.P. Alghero 58
Parziali: 22-15; 15-14; 7-16; 17-14.
Progressivi: 17-12; 24-29; 43-43; 58-63. 
Gabetti Pallacanestro Alghero: Soddu 6, Di Nolfo, Bonomo 1, Dappello 11, Zanza 12, Sechi F. 12, Nieddu S. 8, Nieddu G. 8, Sissoko, Muroni, Fois 2, Moretti 1. Allenatore Giammarco.
N. P. Alghero: Calvia 2, Cipri 2, Piras 2, Mattana 2, Curedda 2, Corbia 10, Benenati 17, Zoagli G. 8, Zoagli P. 2, Natale 9, Madeddu 2, Ruiu. Allenatore Cardone.

[Foto Andrea Montalbano]