Le due isole insieme contro il progetto nel santuario dei cetacei. «Secco no al rischio per l´ambiente protetto», dichiarano all´unisono il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e dall´assessore della Difesa dell´Ambiente Donatella Spano
OLBIA - «Siamo accanto alla Corsica nell'esprimere un no deciso contro ogni progetto di prospezione geofisica nei nostri mari che potrebbe determinare situazioni di grave rischio per i cetacei e per tutto l’ambiente marino limitrofo alle coste. Abbiamo già espresso la nostra posizione di contrarietà al Ministero dell’Ambiente e la rinnoveremo». Lo dichiara il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, appoggiando la presa di posizione del presidente del Consiglio esecutivo della Corsica Gilles Simeoni, che ha diffuso ieri (lunedì) un comunicato contro il progetto di ricerca con metodo airgun proposto dalla società norvegese “Tgs-Nopec geophysical company nel tratto di mare tra Sardegna e Corsica, nelle immediate vicinanze del Santuario dei cetacei Pelagos.
«La Regione Sardegna ha sempre fornito osservazioni e parere negativo alle istanza di via nazionale, di competenza del Ministero dell'Ambiente, sul progetto e su interventi analoghi presentati da altre società», aggiunge l'assessore regionale della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano. «Stiamo infatti lavorando assiduamente per la tutela e la valorizzazione delle aree protette e stiamo pensando alle nuove generazioni affinché dalle nostre decisioni di ora possano ricevere i massimi benefici».
La zona interessata dall'indagine della società norvegese è molto vasta, si estende per circa 20mila chilometri quadrati, e l’esplorazione prevede l'utilizzo del metodo airgun, che genera picchi di intensità sonora fino a 260decibel, particolarmente dannosi per i cetacei. Si trova inoltre a poca distanza da un’area marina protetta, un parco nazionale e uno regionale, cioè prospicienti a zone che per le popolazioni rappresentano concreta occasione di sviluppo secondo una naturale vocazione territoriale.
Nella foto: Francesco Pigliaru e Gilles Simoni
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