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Red 5 giugno 2017
A Cagliari nasce Notturno metropolitano
Una maratona cinematografica nel cuore della città. Da giovedì 8 a sabato 10 giugno, appuntamento dalla mezzanotte in poi all’Hostel Marina per riscoprire alcuni grandi classici, con uno sguardo alla Sardegna e un approfondimento sul tema dei desaparecidos con il regista Marco Bechis. L’iniziativa rientra all’interno del festival Leggendo metropolitano


CAGLIARI - Cinema di notte, rigorosamente dalla mezzanotte in poi, per riscoprire i grandi classici della cinematografia mondiale, con uno sguardo alla Sardegna ed un approfondimento pomeridiano sul tema dei desaparecidos con il regista Marco Bechis (che sarà presente in sala). Appuntamento a Cagliari con Notturno Metropolitano, una maratona cinematografica ideata quale attività collaterale e complementare alla nona edizione del festival Leggendo metropolitano.

Giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 giugno, a partire dalla mezzanotte, l’Hostel Marina, nelle Scalette San Sepolcro, ospiterà l’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Fondazione film commission Sardegna, insieme alla Cineteca di Bologna ed alla Società umanitaria cineteca sarda di Cagliari, e con le associazioni Tina Modotti e Zeit, Lo scrittoio, Officina Koiné e B612lab. Notturno metropolitano punta a catturare un pubblico di cinefili, nottambuli e cultori della settima arte, in un'iniziativa originale nel suo genere che proporrà la proiezione di otto pellicole tutte legate al tema del festival “Tra la memoria e l’oblio”. Notturno metropolitano si apre giovedì, alle ore 0.15, con un grande classico: “Il Dottor Zivago”, capolavoro hollywoodiano del 1965 vincitore di cinque premi Oscar, tratto dall'omonimo romanzo di Boris Pasternak, firmato dal regista David Lean e con un cast stellare (Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin, Rod Steiger ed Alec Guinness).

Notturno metropolitano prosegue venerdì, con tre titoli. Il via alle ore 00.15, con “A Bitter Story”, un documentario del 2016 di Francesca Bono, che racconta la difficile affermazione dell'identità di un gruppo di adolescenti cinesi in un piccolo paese ai piedi delle Alpi, in cui da secoli l'attività principale è l'estrazione della pietra. Il secondo appuntamento del venerdì di Notturno metropolitano è all’1.30, con“Babylon Sisters”, film del 2017 del regista Gigi Roccati, che racconta la storia di una famiglia di immigrati indiani a Trieste, mentre, alle ore 3.30, si proietterà “Tradinnovazione una musica glocal. Viaggio nella musica etnica tra Salento Sardegna e Piemonte”, un documentario del 2011 firmato da Piero Cannizzaro, che racconta un lungo cammino in Italia attraverso la musica etnica e le sue commistioni, i contatti con le culture e i modi che questa musica alimenta e assorbe per produrre a sua volta altra musica. Nel documentario, si susseguono le voci tra gli altri, del gruppo dei Nur, del duo dei Bentesoi, e di Carlo Concu (in arte Randagiu sardu) che duetta con Quilo, voce e fondatore della crew hip hop Sa Razza.

Sabato, Notturno Metropolitano avrà una anteprima pomeridiana d’eccezione, dedicata al tema dei desaparecidos. Alle 17, si proietterà infatti “Figli/Hijos”, il film di Marco Bechis, che racconta il dramma e la speranza dei tanti bambini nati durante gli anni della dittatura argentina e che, ancora neonati, furono sottratti con la forza alle loro famiglie naturali e “dati in adozione” alle famiglie di gerarchi o amici del regime. Il regista, tra i protagonisti del festival Leggendo metropolitano, sarà presente in sala e dialogherà con il pubblico al termine della proiezione. La prima edizione di Notturno metropolitano si chiuderà sabato, con tre capolavori assoluti della cinematografia mondiale. Si parte alle ore 00.15, con “Il grande dittatore”, una pellicola del 1940 diretta ed interpretata da Charlie Chaplin, per poi proseguire alle 2.45, con il film di Alain Resnais “Hiroshima Mon Amour”, e finire alle ore 4.15, con “Good Bye, Lenin!”, il film del 2003 diretto da Wolfgang Becker e che racconta la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione tedesca.
Commenti
19:33
Con gli appuntamenti del 4 e del 6 aprile, la Società Umanitaria di Alghero prosegue il ciclo di film, conversazioni e approfondimenti intitolati Il cinema invisibile di Elsa Morante, dedicati al travagliato rapporto con la settima arte di una delle più grandi scrittrici e intellettuali del Novecento.


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