Alternanza scuola-lavoro tra il Fab Lab dell´Università degli studi di Sassari ed il Liceo Artistico Figari. L´artigianato artistico sardo rivisitato dai designer del domani
SASSARI - Amore a prima vista: tra il Fab Lab dell'Università degli studi di Sassari e il Liceo Artistico Figari di Sassari l'alternanza scuola-lavoro, tra febbraio e giugno, non è stata un freddo adempimento burocratico. Dalla collaborazione tra gli esperti del laboratorio di fabbricazione digitale dell'Ateneo e dieci allievi della quarta A dell'istituto, sono nate idee, oggetti e una professionalità che alcune aziende hanno già dimostrato di apprezzare. “Il punto di partenza” (questo il nome parlante del progetto) è uscito dai blocchi, ha preso il via e prosegue con obiettivi molto chiari. Il tema è il recupero ed il rinnovamento del patrimonio culturale legato all'artigianato artistico sardo. I risultati saranno presentati in un'esposizione aperta al pubblico martedì 20 giugno, alle ore 15.30, nell'Ufficio trasferimento tecnologico, in Via Rockefeller 54.
«Le studentesse e gli studenti dell'indirizzo Design e architettura dell'Arredamento si sono lasciati coinvolgere con un entusiasmo crescente», dichiara l'insegnante Pietrina Loriga, che assieme a Celestino Chessa ha seguito i lavori della classe. Dopo una prima fase di studio e ricerca delle forme tipiche dell'artigianato sardo (come ad esempio le pavoncelle) è iniziata l'elaborazione delle icone, lo sviluppo e la realizzazione di modellini (tramite fresa e stampante 3d) da applicare a oggetti d'arredamento con nuove identità. «Il segno grafico diventa bassorilievo, traforo o intarsio, si evolve in oggetto di design e diventa poi architettura». Ecco perché l'intenzione è quella di proseguire il percorso di alternanza scuola-lavoro il prossimo anno nel Dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell'Università di Sassari con sede ad Alghero.
E c'è di più: alcune aziende sassaresi hanno già dimostrato interesse per le possibili applicazioni di questo processo. La quarta A ha realizzato una scenografia per un'associazione, che in questi giorni la utilizzerà per una rappresentazione teatrale. Mentre con le start up “Farmasinara” e “Nurkara” è iniziata una sperimentazione tesa alla rivisitazione dei marchi in 3d ed alla creazione di oggetti utili all'impresa (come una scatolina per riporre le ampolline di zafferano liofilizzato). Insomma, tracciato il Punto di partenza, gli sviluppi sono potenzialmente infiniti.
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