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Cagliari OgginotiziecagliariOpinioniTrasportiIl G7 caso da manuale per esclusione sociale
Attilio Dedoni 19 giugno 2017
L'opinione di Attilio Dedoni
Il G7 caso da manuale per esclusione sociale


E’ molto positivo che proprio la Sardegna sia stata scelta come sede del G7 Trasporti in cui si discuterà del ruolo che l’accessibilità ai mezzi di spostamento gioca nelle strategie di contrasto all’esclusione sociale. La nostra Isola, da questo punto di vista, rappresenta un caso da manuale e ci auguriamo che venga presa come esempio di studio per elaborare soluzioni che la Giunta regionale, d’intesa con il Governo nazionale “amico” di Centrosinistra, possa cominciare a mettere in pratica già all’indomani della conclusione del vertice. Privo di un assessore ai Lavori pubblici e con un assessore ai Trasporti a mezzo servizio in quanto nominato a nuovo incarico dopo aver fatto danni in lungo e in largo per più di tre anni, il settore della mobilità in Sardegna è pressoché privo di una qualsiasi forma di governo.

La rete viaria, non soltanto quella statale, ma anche quella locale, è ancora, per precisa volontà della Regione, interamente nelle mani dell’Anas, che segue imperterrita le sue logiche affaristico-burocratiche senza prestare la minima attenzione ai bisogni dei sardi. Ci aspetta una stagione estiva costellata di cantieri, sia lungo le direttrici principali che collegano i porti e gli aeroporti (si vedano i lavori appena iniziati nel tratto settentrionale della Ss131, senza contare quelli iniziati e mai finiti nel tratto meridionale), che lungo le strade che portano alle spiagge più frequentate del sud Sardegna. I danni, non soltanto per il diritto alla mobilità dei cittadini, ma anche per le prospettive di sviluppo della nostra industria turistica, sono facilmente immaginabili.

Senza incentivi per le compagnie aeree low-cost, senza strumenti per l’incentivazione dei flussi turistici al di fuori del periodo balneare, senza più una continuità territoriale aerea sulle tratte minori e con quella principale che funziona a singhiozzo, con i prezzi dei traghetti alle stelle per l’incapacità della Regione di incidere sulla convenzione tra Stato e Tirrenia, con collegamenti locali degni di un paese del Terzo Mondo, siamo capaci di distinguerci solo per l’adesione incondizionata ed entusiasta, sempre a nostre spese, a progetti da barzelletta come il supertreno spagnolo che ha ulteriormente ridotto il diritto alla mobilità di migliaia di turisti e pendolari, o come la capsula ad aria compressa che dovrebbe portarci a Bastia in 40' mentre continuerà ad essere necessario viaggiare un giorno intero per raggiungere un qualsiasi centro dell’interno. Siamo certi che il presidente Pigliaru sarà invitato ad esporre tutto questo nel corso del vertice e che la situazione dei trasporti in Sardegna sarà in cima alle attenzioni delle delegazioni partecipanti. Da questo G7 ci aspettiamo una rivoluzione che dia un enorme contributo alla lotta contro lo spopolamento e la desertificazione delle zone interne, e che abbatta la condizione di isolamento della nostra Regione.

* capogruppo dei Riformatori sardi per l’Europa in Consiglio regionale
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