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Cagliari OgginotizieportotorresPoliticaAmministrazione › Bilancio approvato a Porto Torres. «Silenzio disarmante dei 5 Stelle»
Mariangela Pala 20 giugno 2017
Bilancio approvato a Porto Torres
«Silenzio disarmante dei 5 Stelle»
Conti in ordine ma poco fedeli alle linee programmatiche della maggioranza. La minoranza entra a gamba tesa sul Rendiconto di gestione dell’esercizio 2016 approvato dai 5 stelle con 9 voti a favore mentre dai banchi dell’opposizione arrivano 5 voti contrari (astenuta Paola Conticelli del gruppo misto di maggioranza) con un dibattito tutto tecnico senza interventi da parte della maggioranza


PORTO TORRES - Conti in ordine ma poco fedeli alle linee programmatiche della maggioranza. La minoranza entra a gamba tesa sul Rendiconto di gestione dell’esercizio 2016 approvato dai 5 stelle con 9 voti a favore mentre dai banchi dell’opposizione arrivano 5 voti contrari (astenuta Paola Conticelli del gruppo misto di maggioranza) con un dibattito tutto tecnico senza interventi da parte della maggioranza. «Il risultato dell’esercizio 2016 si chiude con un avanzo di amministrazione complessivo di 19milioni e 883mila euro – spiega l’assessore al bilancio, Domenico Vargiu - costantemente in incremento rispetto agli anni precedenti, basti solo pensare ai 5,3 milioni del 2013».

L’avanzo si suddivide in 10milioni e 419mila euro accantonati per fondo crediti/rischi, circa 4milioni e mezzo vincolati, 377milioni e 502mila euro destinati agli investimenti e 4milioni e 600 mila euro di avanzo disponibile. «Va ricordato - ha aggiunto Vargiu - come attualmente gli spazi finanziari di finanza pubblica consentano all’ente di poter utilizzare solo circa 1,3 milioni di avanzo libero». Numeri non accompagnati da alcun intervento politico dagli scranni della maggioranza.

Un richiamo alle responsabilità giunge dal consigliere comunale Alessandro Carta che ottiene risposta soltanto dal dirigente dell’Area finanziaria, Francesco De Luca. «Il silenzio di giunta e maggioranza durante la discussione del bilancio consuntivo è disarmante. Una maggioranza che tace alle osservazioni della minoranza, e che non prende posizione per difendere l'operato dei loro assessori rende chiara l'idea che la benzina è finita e che il M5S non ha più determinazione e motivazioni per portare avanti il mandato».

Per il consigliere Carta «di questa maggioranza emerge il silenzio assoluto di chi non vede l'ora che la seduta del Consiglio finisca al più presto. Io al loro posto avrei difeso a spada tratta la mia amministrazione essendo ben conscio del lavoro che si sta portando avanti, qualora il lavoro ci fosse stato. E' evidente però che i risultati, rispetto a quanto promesso, sono fallimentari: reddito di cittadinanza, fondo comunale per il microcredito, dormitorio comunale, bando per recupero evasione tributaria, premialità ai cittadini per la raccolta differenziata; sono solo alcune delle promesse dichiarate per il 2016 e tradite in pieno dal sindaco (assente nella seduta di ieri) e da tutto il M5s».

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere del Partito democratico, Massimo Cossu: «Se questi milioni li abbiamo in tasca vuol dire che non sono stati spesi per creare da una parte i servizi e dall’altra i beni per i padroni di quelle risorse: i nostri concittadini. Non si è avuta la capacità di programmare. Voi non avete rigirato ai legittimi proprietari di quei fondi i servizi e i beni che avevano diritto di avere. Il rendiconto è la fotografia di quello che non si è fatto rispetto alle dichiarazioni programmate nel 2015 e 2016». Un piano di azioni concrete assente secondo la minoranza che giudica “disarmante” il silenzio di giunta e maggioranza consiliare durante la seduta di ieri.

Una bocciatura politica e di contenuto al bilancio, quella dell'opposizione. Lo stesso consigliere sardista, Costantino Ligas: «L’unico assente in questo Rendiconto di bilancio è la politica – attacca – i numeri sono fatti bene ma non ci sono scelte politiche e si continua a parlare del nulla impedito dal “solito” qualcun altro che vi ostacolerebbe nel vostro lavoro. Vi siete candidati per governare promettendo delle cose che non state mantenendo: questa è la verità».


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