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Red 8 luglio 2017
Ambiente: Erriu a Monte Arcosu
«Grandi prospettive per il Parco, se le comunità restano unite», hanno sottolineato ieri l´assessore regionale degli Enti locali, parlando del Parco naturale di Gutturu Mannu


UTA - Il Parco naturale regionale di Gutturu Mannu ha intrapreso la strada per un vero sviluppo sostenibile a vantaggio di tutte le comunità locali e nel pieno rispetto dell'ambiente. Un confronto sulle opportunità territoriali si è tenuto ieri (venerdì), nella riserva del Wwf di Monte Arcosu, ad Uta, nel primo evento di avvio organizzato dall'assemblea del Parco con la collaborazione del Wwf ed alla presenza degli amministratori dei nove Comuni che ne fanno parte, oltre che delle associazioni ambientaliste. Alla giornata (aperta dal presidente del Wwf Oasi Antonio Canu, dal sindaco di Uta Giacomo Porcu e dal presidente del Parco di Gutturu Mannu e primo cittadino di Teulada Daniele Serra) hanno partecipato l'assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu ed i funzionari della Direzione generale dell'Assessorato della Difesa dell'Ambiente.

Gutturu Mannu, istituito con legge regionale della Giunta Pigliaru, sta muovendo i passi per essere pienamente operativo. «Il Parco nasce grazie all'iniziativa dal basso per rendere protagoniste le stesse comunità locali che lo hanno voluto», queste le parole dell'assessore Donatella Spano nei saluti portati dal delegato regionale per il parco Andrea Dessy. «La Regione ne ha sostenuto il processo, svolgendo una regia fedele alla visione di convivenza dei concetti di tutela ambientale e fruizione sostenibile». La titolare dell'Ambiente precisa che il Governo regionale ripone una particolare attenzione nello sviluppo e nel rafforzamento del sistema delle Aree protette e della Rete Natura 2000 con risorse per 21milioni di euro, tra cui un milione destinato ai progetti di Gutturu Mannu ed 800mila nel triennio per dare certezze per il suo miglior funzionamento. «Pensiamo al Sulcis, dove occorre affrontare la complessa emergenza occupazionale: le aree protette possono giocare un ruolo molto significativo, come dimostrano i più recenti studi, nell'ambito territoriale dei parchi naturali», conclude Spano.

L'invito alla gestione intelligente, affinché tutte le comunità locali possano ricevere gli attesi benefici, arriva dal titolare degli Enti locali. «I territori hanno espresso con chiarezza una volontà decisa e questo è l'aspetto rilevante che non va mai perso di vista per continuare a dialogare con lungimiranza verso l'obiettivo comune», afferma Erriu. La Regione ha svolto un ruolo di regia e continuerà a sostenere i territori. Ma il Parco deve anche raggiungere la sua autonomia prefigurando sia forme di autofinanziamento attraverso vendita di prodotti, biglietteria e merchandising sia attraverso l'accesso alle risorse comunitarie. «Ha infatti tutte le carte in regola - conclude l'assessore - per puntare all'integrazione del patrimonio in entrambe le porte di ingresso: le zone umide della Città metropolitana di Cagliari e il Parco Geominerario nel Sulcis».
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