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Red 5 settembre 2017
Dalla Svizzera alla conquista del Bosa animation awards
L’opera “Ariadne’s Thead” di Claude Luyet vince il premio per il miglior corto d’animazione della sezione del Sardinia film festival dedicato al corto internazionale d´animazione


BOSA – Viene dalla Svizzera il vincitore della terza edizione del Bosa animation awards, la sezione del Sardinia film festival dedicata al corto internazionale d’animazione. Tra le venticinque opere finaliste, l’ha spuntata l’opera Ariadne’s Thread (Il filo di Arianna) dell’autore Claude Luyet, un prodotto svizzero dello Studio Gds, che mette in evidenza le problematiche della guerra, della condizione femminile e della solitudine. Con accordo unanime, la giuria composta dal disegnatore Antonio Lucchi e dagli animatori Giacomo Giuriato e Michela Anedda, ha premiato questa “storia semplice, raccontata con delicato lirismo attraverso incantevoli disegni di scuola franco-belga, con un perfetto uso del montaggio e dei suoni, capace di dilatare i tempi, accompagnando lo spettatore nella vita della protagonista”. A ritirare il riconoscimento sul palco del Sardinia film festival lo stesso Luyet, visibilmente emozionato, che ha ricevuto il premio dall’assessore comunale alla Cultura Alfonso Campus, affiancato dal direttore artistico Carlo Dessì e dalla presentatrice Rachele Falchi.

Due le menzioni speciali assegnate. La prima è andata a “Oh mather” di Paulina Ziolkowska, un corto proveniente dalla Polonia, dove madre e figlio cambiano in continuazione il loro ruolo nel prendersi cura l’uno dell’altra. Per la giuria è “un’elegante e onirico bianco e nero che si sposa con un raffinato uso dei suoni, per dare vita a un’opera suggestiva ed empatica”. La seconda menzione è andata a un lavoro italiano, “Confino” dell’animatore palermitano Nico Bonomolo, ambientato in Sicilia nel periodo fascista. È la storia di un prestigiatore che, dopo aver deriso Mussolini durante uno spettacolo, viene confinato su un'isola in cui sorge un faro. La trama ha colpito i giurati per il sapiente “connubio di immagini e musiche, capace di arrivare dritto allo spettatore sublimandosi nel climax ottimamente orchestrato che conclude la struggente opera in bianco e nero”.

Nel corso della serata, grande attenzione è stata rivolta alla masterclass “Animation discovery” di Giacomo Giuriato dello Studio Croma di Bologna, che ha mostrato il prodotto finale di un percorso iniziato fin dal primo giorno della kermesse, per mostrare al pubblico come nasce un’animazione a partire da un disegno. Sul palco di Piazza del Carmine, è stato proiettato anche il video conclusivo del laboratorio “Stop and motion” di Michela Anedda, animatrice di Villacidro che in questi giorni ha coinvolto numerosi bambini nella realizzazione di un video ispirato agli effetti speciali utilizzati agli albori del cinema da Georges Méliès. Gran finale con il concerto del gruppo Cantagalli, che ha riproposto le indimenticabili colonne sonore dei film della Disney.

Nella foto: un momento della manifestazione
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