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Mariangela Pala 15 settembre 2017
Inquinamento dalle navi: Wheeler scrive a Gentiloni
«Vanno presi provvedimenti urgenti per tenere sotto controllo e ridurre l´inquinamento da trasporto marittimo». A preoccupare il sindaco Sean Wheeler il tenore dello zolfo contenuto nei combustibili usati dalle navi merci e passeggeri


PORTO TORRES – «Vanno presi provvedimenti urgenti per tenere sotto controllo e ridurre l'inquinamento da trasporto marittimo». A preoccupare il sindaco Sean Wheeler il tenore dello zolfo contenuto nei combustibili usati dalle navi merci e passeggeri. Motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a scrivere una lettera al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti per sollecitare l'applicazione del dlgs del 16 luglio 2014 n. 112. L'iniziativa del sindaco Sean Wheeler si inserisce in quella portata avanti dai colleghi delle città portuali italiane e che ha visto il Comune di Civitavecchia come promotore dell'iniziativa.

«Ho sposato da subito l'idea del sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino – spiega il sindaco – il governo nazionale temporeggia sui temi ambientali. In molte città di porto non sono rispettati gli standard della qualità dell'aria previsti dal Dlgs n. 155/2010 ed in altre i dati sanitari rivelano alti tassi di mortalità legati alle malattie correlate all'inquinamento». Il trasporto marittimo è un settore vitale per l’economia mondiale dal momento che oltre l’80% delle merci viene trasportata dalle navi.

Quella via mare è inoltre la modalità di trasporto dei beni energeticamente più efficiente e più sostenibile dal punto di vista ambientale, considerando che le emissioni di CO2 necessarie per trasportare una tonnellata di merci per un chilometro in mare sono appena il 25% di quelle relative al trasporto su gomma per la stessa distanza e appena l’1% di quelle previste dal trasporto aereo. «Il Dlgs 112/2014 di attuazione della direttiva 2012/33/Ue, che modifica il Codice dell'ambiente, impone già dal 2015 un tenore massimo di zolfo nei combustibili navali dello 0,10% per le aree di controllo delle emissioni già istituite, ovvero nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nel canale della Manica, mentre per gli altri mari europei il tenore massimo di zolfo imposto è solo dello 0,50% e per giunta entro il 2020. Poco importa che le navi all'ormeggio debbano già utilizzare il combustibile allo 0,10%, in quanto la massima emissione dei fumi si verifica in navigazione ed in particolar modo quando le navi effettuano le manovre di approdo e di partenza».

Considerato che sempre in base al decreto citato “Dal 1° gennaio 2018 per il mare Adriatico e il mare Ionio e dal 1° gennaio 2020 per le altre zone di mare, si applica un tenore massimo di zolfo pari allo 0,10% in massa a condizione che gli Stati membri dell'Unione europea prospicienti le stesse zone di mare abbiano previsto l'applicazione di tenori di zolfo uguali o inferiori”, «chiedo al premier Gentiloni e al ministero Galletti - conclude Wheeler - che per tutte le zone di mare venga applicato al più presto un tenore massimo di zolfo nei combustibili navali pari allo 0,10% in massa, stipulando specifici accordi con gli Stati membri dell'Unione europea prospicienti le stesse zone di mare ed emanando apposite norme».
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