«Degrado, incuria e vandalismo nella laguna», è quanto denuncia Carmelo Spada, delegato Wwf per la Sardegna, che spiega il funzionamento del lavorieri
ALGHERO - La struttura dei “lavorieri” è lo sbarramento che avrebbe dovuto consentite al novellame l’ingresso dal mare nella laguna del Calich ed impedire l’uscita del pesce per rendere la laguna più produttiva dal punto di vista ittico. La struttura è collocata vicino al ponte romano. A supporto della struttura dei lavorieri, dislocata nello specchio acqueo lagunare, sulla terra ferma è stata realizzata un’area recintata che risulta comunque facilmente accessibile attraverso un cancello spalancato.
Al suo interno si innalza un casetta di legno sulla quale si trova un cartello che recita: “Progetto cofinanziato dall’Unione Europea. Sfop strumento finanziario di orientamento della pesca”. «Il cartello è integro – spiega Carmelo Spada, delegato Wwf per la Sardegna - ma la casetta è stata vandalizzata, infatti la porta è stata scassinata. Tutto appare in abbandono, lasciato all’incuria e ai vandali. All’interno e all’esterno dell’area recintata, sono riversati vari rifiuti illecitamente abbandonati. La stessa struttura dei lavorieri sembrerebbe abbandonata a se stessa e mai entrata in funzione dalla sua realizzazione agli inizi degli Anni Duemila, nonostante siano state spese somme ingenti, con l’obiettivo di incrementare la produzione ittica della laguna. Sulla laguna del Calich, oltre a tutti i suoi problemi ambientali, come l’eutrofizzazione e il bloom algale, oggi grava anche in modo sconfortante l’abbandono e l’incuria».
Analizzata la situazione, Spada propone una serie domande, che attende le risposte di chi di dovere: «la struttura immersa nelle acque della laguna e le strutture annesse a terra servono? Sono ancora utilizzabili? Quale è lo stato strutturale? Chi dovrebbe utilizzarle e come? A chi spetta intervenire per sanare la situazione? A chi compete la sorveglianza per impedire gli atti vandalici? La struttura è conforme e adeguata al recente Piano di assetto idrogeologico dell’area o deve essere adeguata? E’ compito della corte dei Conti intervenire per accertare un eventuale danno erariale? L’Unione Europea potrà chiedere conto alla regione Sardegna e agli altri enti sull’efficace utilizzo di denaro pubblico? E qual’é il conto del mancato sviluppo della laguna dal punto di vista della produzione ittica? Complessivamente quale è il costo sociale di questa opera pubblica “ceduta” ai vandali?».
Nella foto: il lavoriere del Calich
Commenti