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Giuseppe Luigi Cucca 16 ottobre 2017
L'opinione di Giuseppe Luigi Cucca
Trattativa con l’Europa per difendere i sardi


La continuità territoriale aerea non è a rischio, chi lo dichiara fa un danno enorme ai sardi e alla Sardegna. Ci sono tutti i margini per giungere in tempi rapidi a una mediazione con l’Europa che salvaguardi il diritto fondamentale alla circolazione delle persone e, al tempo stesso, la libera concorrenza. Non possiamo più tollerare che venga sacrificata la mobilità dei sardi in nome degli equilibri di mercato, ma non è neppure pensabile che si possa agire contro le regole europee col rischio di incorrere in infrazioni che ricadrebbero sui cittadini, come accaduto in passato. Siamo contrari al compimento di operazioni scellerate e demagogiche, come quelle fatte dalla Giunta Cappellacci che, inseguendo l’illusione della piena autonomia nella gestione dei collegamenti, hanno prodotto enormi danni al bilancio regionale, e compromesso i rapporti con le compagnie.

I rilievi avanzati da Bruxelles sono certamente superabili trovando un bilanciamento tra le maggiori prestazioni richieste alle compagnie, in termini di certezza nei voli e nei posti disponibili e di qualità dei servizi offerti ai passeggeri, e la necessità di non alterare le regole del mercato libero. La Regione aveva costruito il bando partendo dalle esigenze emerse a seguito delle esperienze fallimentari del vecchio modello di CT1, per rimediare ai disagi che questa ha generato, a causa dell’eccessivo potere contrattuale concesso alle compagnie a discapito dei passeggeri. Si è cercato, quindi, di correggere quel disequilibrio, riportando al centro il diritto preminente dei sardi a potersi spostare con maggiore facilità, in ragione dello svantaggio insulare.

Questa scelta non è stata compresa dai funzionari della Commissione europea, e ora è necessario trovare un accordo, non solo tecnico ma soprattutto politico, per consentire una maggiore flessibilità. Non dobbiamo piegarci troppo né al tecnicismo europeo né al ricatto delle lobbies dei trasporti, e pretendere che il diritto alla mobilità sia prevalente rispetto alle logiche del mercato unico. La proroga ottenuta grazie all’intervento del Ministro Delrio ci mette al riparo dal rischio di isolamento, e ci dà ulteriori margini temporali per migliorare il bando, adeguandolo parzialmente ai parametri imposti, e ottenere così il via libero definitivo da Bruxelles.

*Senatore, segretario regionale Pd


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