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Red 12 novembre 2017
Dinamo crolla in casa: Pasquini lascia, Sardara lo ferma
Al Banco di Sardegna Sassari non bastano cinque giocatori in doppia cifra. Bamforth (26punti) e compagni non completano la rimonta accesa nell’ultimo quarto ed al PalaSerradimigni passa Capo d’Orlando per 81-88. Dopo la gara, il presidente Stefano Sardara ha annunciato di aver respinto le dimissioni del tecnico presentate nel dopo gara


SASSARI - Al Banco di Sardegna Dinamo Sassari non bastano cinque giocatori in doppia cifra. Bamforth (26punti) e compagni non completano la rimonta accesa nell’ultimo quarto ed al PalaSerradimigni passa Capo d’Orlando per 81-88. Dopo la gara, il presidente Stefano Sardara ha annunciato le dimissioni del tecnico Federico Pasquini.

Pasquini che manda in campo Bamforth, Hatcher, Randolph, Polonara, e Planinic, coach Di Carlo risponde con Atsur, Kulboka, Delas, Edwards e Ikovlev. I siciliani rompono il ghiaccio con Delas e Atsur, primi punti biancoblu con Hatcher e Bamforth. Su entrambe le metà campo si fatica a trovare la via del canestro, Pasquini fa ruotare i suoi, Hatcher dall’arco accende l’attacco sassarese, che mette a segno un miniparziale di +7 per il sorpasso (11-7 dopo 5’ di gioco). Edwards risponde da tre, si procede punto a punto, soprattutto dalla lunetta. Bamforth dai 6,75 per allungare di un possesso, ma è ancora la guardia canadese avversaria in contropiede a chiudere la prima frazione sul 18-19. I ragazzi di Di Carlo, grazie a una buona circolazione di palla, si portano avanti con Edwards ed Ikovlev ispirati dalla lunga, i biancoblu frenati dalla difesa a zona trovano la reazione con Hatcher, Pierre e Bamforth, che tengono i padroni di casa a contatto, ma la difesa non riesce a controllare l’attacco avversario che intanto accumula un vantaggio in doppia cifra. Bamforth e Spissu cercano ridurre il gap costruito dallo strapotere di Edwards e Delas, ed è il play sassarese sulla sirena a chiudere i primi 20’ di gioco sul 38-47.

Al rientro dall'intervallo lungo, Capo d’Orlando incrementa (+12 al 24'), la difesa sassarese si stringe e l’attacco sembra sbloccarsi con Hatcher, Spissu e Bamforth. Il punteggio avversario cresce anche grazie alle numerose gite in lunetta, i biancoblu carichi di falli, Edwards, Kulboka ed Atsur ancora a dettare legge ed il tabellone alla fine del terzo periodo segna 56-71. Negli ultimi 10’ di gioco, tentano la rimonta ricucendo con un’ottima circolazione di palla ed a una grande difesa fino al -8, grazie all’energia di Jones, Pierre, Spissu e Devecchi. Ma Alibegovic sbarra la strada con le sue triple. Nell’ultimo giro di cronometro, l'attacco sassarese non molla ma la Dinamo non completa l'opera, chiudendo sull'81-88.

«Sono contento della prestazione dei miei ragazzi questa sera – dichiara il coach dell'Orlandina Gennaro Di Carlo - avevo chiesto loro una partita di orgoglio e di reazione. Sono consapevole che prendere due punti qui a Sassari sia davvero importante: continuiamo a registrare una crescita costante della squadra con un buon attacco e la circolazione di palla che stasera ha coinvolto tutti. Siamo stati bravi, abbiamo preso dei tiri aperti e avuto pazienza quando Sassari ci tornava addosso con una grande pressione. Non ci siamo disuniti e l'abbiamo portata a casa. Non era facile e siamo contenti, guardiamo al futuro con fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi».

È il presidente Stefano Sardara a presentarsi in sala stampa nel post partita: «Contrariamente a quella che è l’abitudine comune del club di tenere al proprio interno le vicende societarie ritengo sia corretto condividere con voi cosa è successo dopo la partita. Al termine del match coach Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni perché riteneva che, sia per l’economia sia per il bene del club, fosse giusto dare una smossa alla squadra. Il compito del presidente è quello di verificare tutte le soluzioni e vi dico onestamente che io non avrei mai pensato di cambiare il coach, perché quando si inizia un percorso bisogna portarlo avanti con convinzione e l’abbiamo fatto nei momenti passati, lo rifarei oggi e anche domani. Quindi ho parlato con la squadra spiegando in maniera trasparente le intenzioni dell’allenatore e aggiungendo che da parte mia non c’era nessun tipo di problema: se avessero voluto seguire questa strada li avrei seguiti, ma con un punto fermo e cioè che da domattina avremmo dovuto cambiare atteggiamento, perché con questo timore non si va nessuna parte. Hanno parlato tra loro e dopo un lungo faccia a faccia mi hanno comunicato che la squadra è una, la barca è la stessa e si va avanti tutti insieme. Quindi ho respinto le dimissioni di Federico Pasquini, si procede in questa direzione tutti insieme e si troveranno le soluzioni adatte. Voglio ringraziare doppiamente Federico per la scelta che ha fatto, perché lui non pensava di essere il problema, ma voleva provare a essere la soluzione: ci vuole grande coraggio a fare un gesto del genere che dimostra un grande affetto per il club, e lui ne ha da vendere».

Il capitano Jack Devecchi aggiunge: «Il presidente nello spogliatoio ci ha spiegato la situazione, noi abbiamo parlato e non c’è stato un solo giocatore che volesse Federico fuori dalla panchina. Siamo tutti consapevoli che non lo stiamo ripagando con la giusta grinta alla fiducia che ci da ogni partita. Sappiamo che non stiamo rendendo al 100percento, ma neanche al 70percento, abbiamo dimostrato in alcune partite che se giochiamo con entusiasmo e voglia di fare possiamo davvero fare bene. Lo sappiamo e siamo consapevoli, e nessuno di noi ritiene che sia un problema tecnico ma di noi giocatori che non stiamo rispondendo come si deve alla fiducia che ci stanno dando il coach e lo staff tecnico che lavorano al massimo e ci ascoltano sempre per trovare sempre nuove soluzioni. Questo è quello che è emerso dalla riunione in spogliatoio: tutti noi giocatori (compreso Rok che oggi non c’è) vogliamo uscire da questa situazione insieme a Federico e allo staff tecnico e ripagarli dell’energia e dell’entusiasmo che ci danno ogni giorno. Dobbiamo tutti dare di più a partire da me, stiamo rendendo sotto le nostre potenzialità: da domattina si torna a lavorare a testa bassa, piegando le gambe e mettendo il sedere per terra».

BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI-CAPO D'ORLANDO 81-88:
BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI: Spissu 13, Bamforth 26, Planinic, Devecchi, Randolph 8, Pierre 10, Jones 13, Hatcher 11, Polonara, Picarelli, Tavernari. Coach Federico Pasquini.
CAPO D'ORLANDO: Alibegovic 11, Ihring, Atsur 14, Kulboka 10, Laganà, Strautins, Delas 10, Edwards, 24 Wojciechowski, Carlo Stella, Ikovlev 19, Donda. Coach Gennaro Di Carlo.
PARZIALI: 18-19, 38-47, 56-71.

Nella foto: (di Claudio Atzori-Ciamillo&Castoria): Pierre in azione
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