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A.S. 15 dicembre 2017
«Cannabis e calce, bio-edilizia del futuro»
In Veneto un sassarese protagonista del “Trionfo della canapa”. Il seminario di formazione internazionale organizzato dall’Anab a Crocetta del Montello ha permesso al maestro calcinaio Costanzo Salis di illustrare diverse tecniche di applicazione a operatori di settore italiani, francesi, belgi e spagnoli. Il progetto gode del patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso


Le sperimentazioni nel campo della bioedilizia portano l’artigiano sassarese Costanzo Salis in Veneto, tra i protagonisti del Seminario di Formazione Internazionale del Progetto Europeo Erasmus + Canapalea: un’iniziativa Anab (Associazione nazionale architettura biologica) che intende dare slancio all’utilizzo della “cannabis sativa” come materiale naturale da costruzione, in combinazione con calce e legno, forti degli ottimi risultati ottenuti sinora. L’appuntamento, ribattezzato “Il Trionfo della canapa”, nei giorni scorsi ha radunato all’"Ex canapificio veneto" di Crocetta del Montello (uno dei più grandi canapai italiani dell’Ottocento), in provincia di Treviso, numerosi tecnici e operatori di settore provenienti da Italia, Francia, Belgio e Spagna, per partecipare a un vero e proprio cantiere-scuola di formazione.

Costanzo Salis è tra i pionieri sardi nel testare prodotti naturali per l’edilizia. In qualità di assistente alla formazione, il maestro calcinaio sassarese ha presentato varie tecniche di applicazione della canapa in combinazione con il grassello di calce, un legante naturale d’eccellenza artigianale realizzato nei laboratori di Caniga con un’altissima percentuale di purezza. Il grassello offre una migliore lavorabilità rispetto alla calce idrata e una migliore resa in parete, e ben si presta all’utilizzo con la canapa: più impermeabile, elastico e resistente. Guidati dall’esperto artigiano sardo, che ha messo a disposizione le attrezzature, le “talocce” autoprodotte in legno e i colori naturali, gli operatori hanno sperimentato i materiali per la realizzazione di intonaco coibente, cappotto e altre rifiniture su profili murari predisposti, con metodo a battuta di cazzuola.

Nei giorni successivi, l’Anab ha organizzato la visita a una villa del Palladio e ad alcuni cantieri bio-edili di Venezia, un luogo simbolo della massiva presenza di umidità nelle abitazioni, dove sono state mostrate le modalità di risanamento mediante calce e la recente introduzione della canapa. La manifestazione è il tassello di un più ampio progetto della Comunità Europea iniziato nel 2015 per proseguire fino al 2018. L’obiettivo è quello di professionalizzare gli addetti ai lavori, per prevenire errori costruttivi e ottenere opere di elevata qualità realizzate con il canapulo (la parte legnosa) di canapa italiana.

«In Italia molti si improvvisano nell’utilizzo, con conseguenti risultati anomali che generano diffidenza – ha argomentato Olver Zaccanti, delegato nazionale Anab e responsabile per l’Italia del progetto Canapalea –. Un gran numero di operatori non è al corrente delle infinite possibilità di impiego, né delle elevate qualità che la canapa offra in termini ambientali, di igiene della casa e di prestazioni termo-igrometriche». Tra le idee in cantiere – ha specificato Salis – la volontà di creare una filiera sarda. Il territorio e il clima dell’isola sembrano prestarsi bene alla coltivazione. «Ma per generare un indotto ad uso industriale però – fa notare Zaccanti – occorrerebbe allestire un impianto di trasformazione capace di separare la parte legnosa dalla quella fibrosa. Ce ne sono solo due in tutta Italia, uno in Piemonte e uno in Puglia».

Secondo gli organizzatori, è importante sottolineare come la produzione italiana non sia sufficiente a soddisfare la crescente richiesta di derivati di canapa, che pertanto vengono importati in buona misura dalla Francia, dove la qualità sembra non essere equiparabile. Occorre perciò dare slancio al prodotto italiano, da abbinare all’esclusivo utilizzo di calci naturali: «Da evitare quelle industriali trattate con additivi e in genere altri materiali cementizi». La manifestazione ha goduto del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e del Comune di Crocetta, quindi del sostegno di Assocanapa, dell'Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri provinciale. I prossimi appuntamenti del progetto Canapalea – che ha già attraversato diverse località europee tra Belgio, Spagna e Bruxelles – si terranno il 16 Febbraio a Roma e il prossimo giugno a Rennes, nella Francia nord occidentale. Un seminario di formazione è previsto invece a Sassari in primavera.
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