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A.S. 8 gennaio 2018
Ct1, l´ex direttore Enac: disagi da Alghero
Valter Battistoni, già direttore aeroportuale Enac ad Alghero e Cagliari, si rivolge direttamente agli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo denunciando il disservizio sui bagagli con la Ct1 da Alghero


ALGHERO - Disagi e problemi nella continuità territoriale da e per la città di Alghero nel servizio di trasporto aereo effettuato dalla compagnia BlueAir. Così l'ex Direttore Aeroportuale Enac di Alghero e Cagliari, il dott. Valter Battistoni, si rivolge direttamente agli assessori regionali ai Trasporti e al Turismo, nonché al Direttore Generale di Sogeaal, con una lettera aperta nella quale punta i riflettori su un disservizio, non addebitabile tanto alla BlueAir, quanto al bando di gara regionale che non ha previsto il transito diretto dei bagagli fino a destinazione in caso di prosecuzione del viaggio con altre compagnie aeree. Può sembrare una questione minore rispetto ai gravi problemi dell’insularità, ma tocca direttamente centinaia di persone che quotidianamente si spostano per via aerea da e per Alghero. Di seguito la lettera integrale.

Egregi Assessori,
qualche giorno fa, provenendo dall’estero con un volo Alitalia, con un piccolo gruppo di amici abbiamo fatto scalo all’aeroporto di Fiumicino per prendere il volo per Alghero, operato dalla compagnia Blue Air. All’aeroporto di partenza (Atene) non ci è stato tuttavia concesso di far arrivare il bagaglio direttamente ad Alghero con la motivazione che la compagnia Alitalia non ha accordi in merito con la predetta BlueAir. Pertanto è stato necessario ritirare il bagaglio a Fiumicino, uscire dal terminal 1, percorrere a piedi un discreto tratto di strada all’esterno, giungere al terminal 3 e consegnare il bagaglio ai banchi accettazione BlueAir. Prima ancora di decollare da Atene, e per tutto il viaggio fino a Roma, abbiamo sperato non vi fossero intoppi o ritardi che potessero impedirci di effettuare tutte le operazioni di imbarco e prendere l’ultimo volo della giornata, ed anche a Fiumicino si è corso con una discreta ansia e il timore di non fare in tempo. Intorno a noi altri passeggeri in transito si muovevano invece tranquilli e rilassati, potendo ritirare il proprio bagaglio a destinazione e certi che in qualunque caso la compagnia aerea li avrebbe assistiti in quanto muniti di doppia carta di imbarco. Come sardi in quel frangente ci siamo sentiti umiliati e discriminati. Come può essere possibile che una legge nata per agevolarci si risolva in un danno e una beffa ai nostri danni? Approfondendo un po’ la questione, si è poi appreso che in realtà ad Alghero arriverebbe direttamente un certo numero di bagagli da altre destinazioni, che quindi verrebbero accettati per un transito diretto, per cui non si comprende da cosa sia motivata questa disparità di trattamento, se in funzione della compagnia volata, dello scalo di partenza o dalla buona volontà dell’addetto al check-in. Insomma non si capisce se si tratti di un diritto o di un favore. In ogni caso si tratta di una situazione estremamente confusa che non giova all’immagine della Sardegna e che bisogna urgentemente chiarire. Non si vuole qui invocare il ritorno ad Alghero di Alitalia con la sua rete mondiale di collegamenti, ma era davvero impossibile prevedere una clausola nel bando sulla continuità che sancisse l’obbligo della stipula di accordi con altri vettori, gruppi di vettori o aeroporti almeno per il transito diretto dei bagagli, se non delle persone? E magari escludere dalla gara quei vettori che non possono garantire tale trattamento, che onestamente costituisce il “minimo sindacale” nel campo del trasporto aereo moderno?
Anche perché tale anomalia costringe il passeggero a programmare transiti ben più lunghi del normale nell’aeroporto di Fiumicino, onde poter assorbire eventuali contrattempi o, di converso, a correre il rischio di perdere il volo seguente. E come si può pensare di promuovere il turismo se un ipotetico passeggero che non parta da Roma e che volesse arrivare nei nostri territori deve poi sottoporsi a questo defatigante tour de force trascinando bagagli per l’aeroporto di Fiumicino? Francamente se scegliesse un’altra meta non ci sarebbe da biasimarlo. Quanto precede può essere definito un miglioramento dei servizi o piuttosto un passo indietro? Auspico pertanto che i competenti Assessorati vogliano sollecitamente correggere tale stortura che penalizza gravemente i passeggeri da/per l’aeroporto di Alghero
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