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M.V. 8 gennaio 2018
Usucapione su 390mq: l´errore è del 2011
Il Comune di Alghero perde una causa di usucapione su circa 390mq. Un «boomerang» per l´ex assessore al Demanio di Forza Italia, che denuncia pubblicamente la "dimenticanza" di un atto ma la sentenza del 2016 evidenzia gravi responsabilità almeno dal 2011. A rimetterci è la collettività


ALGHERO - Al netto delle considerazioni politiche c'è una realtà processuale: il Comune di Alghero (con sentenza dell'ottobre 2016) perde l'appello su una causa di usucapione a Maria Pia, perdendo contestualmente la proprietà di tre immobili attigui per circa 390mq. (ma riducendo il danno sul terreno, grazie al parziale accoglimento del ricorso). Il motivo è altrettanto semplice ed è sempre riportato nella sentenza: “Il Comune ha chiaramente omesso di produrre la documentazione del 2007 dove il privato dichiara di essere locatario dell’immobile. Produzione logicamente essenziale – afferma il presidente della Corte, Francesco Mazzaroppi – alla contestazione dei presupposti per l’usucapione da parte degli appellati, facendo venire meno l’elemento soggettivo del diritto invocato: e pertanto, logicamente producibile e da produrre nei termini decadenziali stabiliti per il giudizio di primo grado (iniziato nel 2011 e, dunque ben quattro anni dopo il formarsi del documento in questione, datato 2007)”.

Le date. Il Comune in occasione del primo grado di giudizio non ha presentato un documento saltato fuori solo in appello (ma ormai inutilizzabile per la Corte), quando l'Amministrazione ha affidato la pratica allo studio Carboni (che non la aveva in primo grado), nel quale si evinceva chiaramente che la proprietà dell'immobile fosse pubblica. Un documento esistente dal lontano 2007, che il Comune - secondo quanto riportato nelle motivazioni della sentenza della Corte d'Appello - avrebbe dovuto protocollare agli atti processuali già dal 2011 (la citazione in giudizio è infatti del 18 gennaio 2011, con prima udienza fissata a luglio 2011).

Insomma, la denuncia del consigliere Michele Pais [LEGGI] rischia di trasformarsi in un vero e proprio boomerang: al tempo, infatti, lo stesso Pais ricopriva addirittura la carica di delegato al Demanio e Patrimonio della seconda giunta Tedde. Negligenza che fa saltare dalla sedia l'attuale assessore alle Finanze, Gavino Tanchis, che parla apertamente di «mancanze gravissime», «dimenticanza i cui effetti si sono esplicitati con le due sentenze sfavorevoli al Comune di Alghero». Tanchis parla di una protratta inerzia che ha portato il privato a promuovere una causa che, evidentemente, l'ufficio demanio (con l'assessore Pais) «non solo non ha monitorato ma ha omesso di vigilare se si considera che la prova regina capace di sovvertire gli esiti della causa non è stata colpevolmente prodotta in giudizio».


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