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Mariangela Pala 12 gennaio 2018
Commissioni illegittime: chiesto l’intervento del prefetto Marani
I commissari della minoranza (otto consiglieri comunali) di Porto Torres hanno scritto al prefetto di Sassari, Giuseppe Marani per chiedere un suo immediato intervento «a causa del comportamento irriguardoso, illegittimo, arbitrario e insubordinato da parte di sindaco e presidente del Consiglio comunale»


PORTO TORRES - Mancata osservanza del Testo unico degli enti locali, dello Statuto comunale, del Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e del parere dell’assessorato agli Enti locali Regione Sardegna in merito alla illegittimità delle commissioni consiliari come attualmente costituite ed operanti, presso il Comune di Porto Torres. Sono le motivazioni che hanno spinto i commissari della minoranza (otto consiglieri comunali) a scrivere al prefetto di Sassari, Giuseppe Marani per chiedere un suo immediato intervento «a causa del comportamento irriguardoso, illegittimo, arbitrario e insubordinato da parte di sindaco e presidente del Consiglio comunale, nei confronti dei consiglieri scriventi, dei nostri elettori e delle istituzioni per la presunta illegittimità delle stesse commissioni».

Era stato il consigliere Claudio Piras a sollevare la questione «a seguito delle dimissioni dalle commissioni consiliari di tutti i consiglieri comunali di minoranza – l’ultimo avvenuto ad agosto – e in seguito di tutti i presidenti e dei vicepresidenti, il presidente del consiglio - spiega Piras – aveva provveduto a convocare le commissioni senza la minoranza affidando la presidenza pro-tempore ai commissari anziani esponenti della maggioranza». Nella prima seduta delle commissioni i soli commissari esponenti della maggioranza hanno provveduto ad eleggere i presidenti e i vicepresidenti delle commissioni stesse «adottando una procedura illegittima come dichiarato dall’assessorato regionale agli Enti locali», aggiunge Piras.

A tutt’oggi le commissioni si stanno svolgendo regolarmente con la sola presenza della maggioranza, «verosimilmente sono diventate delle riunioni di maggioranza ristretta ma in questo caso retribuita – aggiungono i consiglieri di minoranza – per questo abbiamo chiesto sia in consiglio comunale che in conferenza capi gruppo, l’azzeramento delle commissioni consiliari e il ripristino delle stesse come da parere del consiglio di Stato, garantendo così l’equilibrio democratico tramite la partecipazione in ciascuna commissione di almeno un rappresentante per gruppo politico». I commissari della minoranza ritengono che dal 24 di agosto, data in cui si è dimesso l’ultimo consigliere dell’opposizione, «le commissioni si siano tenute in maniera “abusiva”».

«Per questo nutriamo forti dubbi anche sulla legittimità degli indirizzi politici che le stesse hanno promosso, - aggiungonoi - per non parlare del possibile danno erariale perpetrato in questi mesi per il continuo introito dei gettoni di presenza da parte dei commissari. Chiediamo quindi, il celere intervento del Prefetto per ripristinare i principi democratici che hanno da sempre contraddistinto il confronto politico nella città di Porto Torres».


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